Facciamo delle previsioni. Fantapolitica? Può essere.
Primo. La guerra d’Ucraina sarà lunga. Molto lunga. Già con le sanzioni così come le hanno impostate all’inizio, gli effetti si sentiranno sulle imprese a partire dall’autunno inverno. Ugualmente il problema del gas non avverrà a dicembre, a gennaio 2023. Ma più probabilmente a febbraio e marzo. Perché il sistema dei riempimenti degli stoccaggi funziona così.
Secondo. Tutti quelli che adesso sono fieramente disposti a morire per l’Ucraina, stando al caldo al salotto di casa, saranno al freddo. Le loro aziende, magari, li avranno messi in cassa integrazione. Dall’Italia a quel punto si leverà un solo grido: “Pace”. Anzi, anche un secondo: “ChissenefregadellUcraina”.
Terzo. Fratelli d’Italia, dopo la svolta fondamentale, e ripeto fondamentale, della Convention di Milano, che ha archiviato praticamente tutti i simboli dal passato fascista, è il primo partito italiano. Tuttavia l’attacco concentrico di tutta la stampa non è ancora arrivato. E prima o poi arriverà. Arriva sempre. E’ arrivato con Monti, osannato e scaricato, è arrivato con Renzi, osannato e scaricato, è arrivato con il Movimento 5 Stelle, che ora fingono di conoscerlo, è arrivato con Conte, è arrivato con Matteo Salvini. Siamo nella fase degli osanna. Ma arriva, statene certi, e quando arriva non mette le “z” putiniane sulle pagine di giornale.
Quarto. Quando arriverà l’attacco, all’inizio Fdi non avrà alcuna conseguenza. Poi comincerà a scendere, a calare. E a destra c’è la Lega, perché Forza Italia pare in una stasi precedente la morte. Aspettate a dar per morto Salvini. Perché il karma della politica è una cosa complicata.