Campi Flegrei rappresentano una vasta area di origine vulcanica ancora attiva nel sud Italia, in particolare in Campania nella zona del napoletano. Nelle ultime ore(maggio 2022) si sono registrati eventi sismici, con epicentro sul versante orientale del vulcano Solfatara, in località Pisciarelli, e hanno raggiunto la magnitudo di 1.2 e 1.1 con profondità 0,8 e 0,71 km.
Campi Flegrei: cosa sono
I Campi Flegrei sono una grande area di origine vulcanica da considerare attiva. Il nome infatti viene da Phlegraea Pedia, che significa campi ardenti in greco. La superficie del supervulcano ha un’estensione di circa 180-200 km2 e fa della grande caldera una tra le più pericolose al mondo.
I cittadini di questa zona, soprattutto della città di Pozzuoli, convivono inoltre con il bradisismo. Si tratta del “respiro vulcanico“, cioè un ciclo continuo di sollevamento e abbassamento del terreno causato dalla risalita di fluidi magmatici. Dall’alto i Campi Flegrei si presentano come una distesa di crateri di altezze più o meno uniformi. Si tratta di coni vulcanici in generale poco elevati, creati da singole attività eruttive di tipo esplosivo.
Non son rappresentati da un singolo edificio vulcanico che domina il paesaggio (come nel caso del Vesuvio, dell’Etna e di tutti i vulcani più celebri) ma si registrano la presenza di tanti di coni vulcanici, generalmente poco elevati. Nella maggior parte dei casi i vulcani in questione sono monogenici, cioè prodotti da una singola attività eruttiva di tipo esplosivo.
Dove si trovano?
I Campi Flegrei sono una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli. Si tratta di una zona dalla struttura singolare: non un vulcano dalla forma di cono troncato ma una vasta depressione o caldera, ampia circa 12x15k.
Sul piano geografico, il territorio dei Campi Flegrei tocca i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e fino alle isole di Ischia e Procida con Napoli in particolare i quartieri di Agnano e Bagnoli.