Sono quattro, anzi cinque, contando la Cina. Sono le aziende che, secondo Bloomberg rappresentano i nuovi player dell’energia rinnovabile a livello globale. Una classifica che vede l’Europa in ottimo stato e l’Italia ben rappresentata. Partendo dal Vecchio continente, ecco il terzetto di realtà che ormai valgono quanto una major del petrolio: Enel (Italia), Iberdrola (Spagna) e Orsted (Danimarca) con rispettive capitalizzazioni di mercato da 103, 87 e 76 miliardi di dollari e capacità energetiche di 44, 34 e 11 gigawatt (GW) ciascuna.
Oltreoceano, invece, ecco la statunitense NextEra e i suoi 147 miliardi di capitalizzazione diffusi tra USA e Canada, con abbastanza capacità di produzione energetica da alimentare tutto il Belgio. Come dimostra la mappa, nessuna di queste azienda è isolata nel suo paese di provenienza, anzi: ogni big gestisce una rete globale di investimenti, impianti e partecipazioni. Come anticipato, un discorso a parte lo merita la China Energy Investment Corp., gigante asiatico creato dal governo cinese fondendo due aziende statali. Con 40 gigawatts di energia pulita prodotta, è di poco dietro a Enel ma la sua inclusione su questa mappa è comunque discutibile, visti i forti legami col carbone che ancora la caratterizzano (185 gigawatt nel 2019).
È per questo che più che di una top 5 si parla di un poker di giganti della green energy.