Ucraina, Zelensky accusa la Russia: “Genocidio in Donbass, in atto deportazione e uccisione di massa di civili”. Il leader ucraino si scaglia contro il Cremlino nel suo ultimo discorso, denunciando le azioni delle forze armate russe nell’est del suo paese.
Ucraina, la denuncia di Zelensky: “La Russia sta compiendo un genocidio in Donbass”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato i crimini della Russia in Donbass con un lungo discorso al suo paese via videomessaggio. Il leader di Kiev accusa il Cremlino del massacro sistematico e della deportazione della popolazione civile nella regione ad est dell’Ucraina. “Nelle città e comunità più vicine al confine russo.” -spiega Zelensky- “A Donetsk e Luhansk raccolgono più persone possibili per riempire il posto delle persone ferite o uccise nelle zone occupate. A questo si aggiunge la deportazione e le uccisioni di massa del nostro popolo. Quella intrapresa dalla Russia è una chiara politica di genocidio“.
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Lo stato del conflitto: l’offensiva russa in Donbass
Negli ultimi giorni i combattimenti in Donbass si sono fatti molto più intensi. L’esercito russo ha mosso una massiccia offensiva a Severodonetsk, città dell’Ucraina orientale che si teme possa diventare una nuova Mariupol. Negli ultimi giorni Zelensky ha fatto un nuovo appello all’Occidente, chiedendo armi e supporto per resistere all’avanzata russa: “Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e tutti coloro che difendono lo Stato si oppongono all’offensiva estremamente brutale delle truppe russe nell’est. In alcuni luoghi, il nemico supera di gran lunga l’equipaggiamento e il numero dei nostri soldati”.