Il Monza non mi suscita una particolare simpatia se non quella che posso provare per una squadra lombarda, piccola, che lotta per arrivare in serie A e ci arriva. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi, dubito che sia stato protagonista lui della crescita della squadra, se non per una volontà finanziaria.
Riconosco al Cavaliere una storia di vincente
Tuttavia riconosco al Cavaliere, essendo milanista, una storia di vincente grazie al fatto di essersi circondato di persone vincenti. Detto questo, sui social sta impazzando il video di Berlusconi che dorme mentre il Pisa segna al 90esimo minuto. E giù tutti a prenderlo in giro. Dorme allo stadio! Vergogna! Guarda quello! E giù a darsi di gomito, virtualmente, per sfottere l’uomo che un tempo era il più importante d’Italia, peraltro alla vigilia di un successo storico a livello calcistico.
Lo sfottono le stesse persone che parlano contro il “body shaming”
A sfotterlo sono le stesse persone che ci dicono, con aria seriosa, che bisogna evitare il body shaming, che l’inclusività è un valore, e che “le parole sono importanti”. Ecco, le parole sono importanti. Berlusconi può essere stato quel che si vuole, per alcuni un grande, per altri un nemico. Ma in ogni caso è un uomo anziano che se si appisola allo stadio non sta facendo male a nessuno. E’ una persona più fragile, che può essere buffa come un anziano che inciampa e cade per strada. Ma nessuno si sognerebbe mai di prenderlo in giro per questo. Invece con Berlusconi sì.
L’incoerenza, la cifra di questo nostro tempo di moralisti
Perché la cifra di questo nostro tempo di moralisti è questa: l‘incoerenza. Mentre si annuncia di essere pacifisti si fa violenza, mentre con il ditino alzato si invoca la parità, nei fatti si fanno le liste di proscrizione. A me rimane la grande tristezza di aver visto un uomo appisolato e tanti str… intorno che gli hanno riso dietro.