Caparezza è malato: il rapper ha dato la notizia choc attraverso un in intervista nella quale ha fatto sapere che i prossimi saranno gli ultimi suoi concerti perché, poi, a causa delle sue condizioni di salute è costretto a fermarsi.
Caparezza è malato
Michele Salvemini, in arte Caparezza, ha dato una notizia choc a tutti gli appassionati della sua musica. In un’intervista al Resto del Carlino, ha dichiarato di essere malato e di essere costretto a dire basta con i concerti. «Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo».
Davvero una notizia choc per lui in primis: «Lì per lì, quando ho scoperto di non poter più ascoltare la musica in cuffia, sono andato in crisi, pensando al mio corpo come a una prigione. Così ho provato di tutto, pillole, iniezioni, psicoterapia, ma alla fine ho capito che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi».
Sul sito dell’Humanitas si legge cos’è l’acufene: «Noto anche come “tinnito“, è un disturbo a carico dell’orecchio che si manifesta con una percezione sonora per lo più a tonalità acuta (simile a un fischio, a un ronzio o a uno scampanellio) seppur in assenza di rumori esterni. Le cause all’origine di questo disturbo possono riguardare direttamente l’orecchio (otogene), oppure possono dipendere da fattori esterni all’orecchio».
Il rapper dice sto ai concerti: “Faccio gli ultimi venti e mi ritiro”
A causa delle sue condizioni di salute, Caparezza è costretto a fare gli ultimi concerti e poi fermarsi: «Faccio questi venti concerti e mi fermo. Non posso rischiare troppo». Caparezza aveva parlato del suo deficit uditivo nel brano “Larsen” del 2018, il cui testo recita: «Fischia l’orecchio, infuria l’acufene / Nella testa vuvuzela mica l’ukulele».
Nonostante lo stop, ci sono altri progetti in mente per l’artista: «Ho riacceso anche la passione mai sopita per il mondo dei fumetti. Ho seguito un corso di sceneggiatura che un giorno potrebbe dare i suoi frutti, se non in un volume grafico vero e proprio, magari in un lavoro musicale legato al pianeta della striscia disegnata».
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