Inseguimento di ladri a Prato, quattro carabinieri feriti nell’operazione. Gli agenti hanno arrestato due uomini albanesi, sospettati di essere responsabili di molti furti in abitazioni.
Inseguimento di ladri a Prato, quattro carabinieri feriti nella colluttazione con i sospetti
Prato, quattro carabinieri feriti nell’inseguimento e arresto di due ladri d’appartamento nelle campagne attorno a Montemurlo. I due sospetti sono due albanesi di 26 e 34 anni, disoccupati e privi di permesso di soggiorno, da tempo pedinati dalle forze dell’ordine. Dopo aver notato le auto dell’Arma, i ladri hanno speronato una delle vetture: uno di loro si ferisce nell’incidente, sbattendo la testa contro il parabrezza. La caccia prosegue a piedi: una volta raggiunti dalle forze dell’ordine, i ladri reagiscono con violenza e aggrediscono i loro inseguitori, ferendone quattro. Uno dei carabinieri ha riportato una possibile frattura toracica e ha ricevuto una prognosi di 20 giorni, mentre un suo collega è stato colpito da un pugno al volto, con tumefazione dell’occhio, e dovrà star fermo dieci giorni. Gli altri due, per lesioni varie, hanno invece ricevuto una prognosi di cinque giorni.
I ladri: giravano in un auto intestata a un irreperibile titolare di 124 vetture
I ladri erano da tempo sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine. L’Arma teneva sott’occhio da tempo la loro vettura, una Toyota Yaris intestata ad un moldavo irreperibile, titolare a quanto sembra di ben 124 automobili. I Carabinieri li hanno fermati dopo l’ennesimo furto in appartamento. I due avevano provato a intrufolarsi nella casa di un’operaia di Oste lo scorso giovedì sera, alle 23.30, ma sono stati scacciati dall’allarme. In seguito, sono entrati con successo nell’abitazione di un artigiano, rubandogli 100 euro in contanti e gioielli del valore di 1500 euro totali.
Torna in libertà il più giovane, fino ad ora incensurato. Il 35enne è ora in carcere, condannato a 11 mesi e 26 giorni per dei furti commessi nel 2017 e altri commessi nella Piana di Firenze nel 2014. Come ulteriore misura cautelare, il gip di Prato gli ha dato il divieto di ritorno in Toscana.