James Webb Telescope svela il primo scatto: Biden, accompagnato dalla vicepresidente Kamala Harris e dal capo della Nasa Bill Nelson, ha reso nota l’immagine scattata dal telescopio. “Sono onorata di essere qui con voi. Oggi si apre un nuovo capitolo nell’esplorazione dello spazio”, afferma Harris. “Galassie che brillano accanto ad altre galassie. Una piccola porzione dell’universo”, afferma il numero uno della Nasa, Bill Nelson spiegando a Biden la prima immagine ripresa dal telescopio James Webb, con il quale saremo in grado “di rispondere a domande che ancora non sappiamo ancora formulare”.
James Webb Telescope svela le prima immagine di stelle e galassie
“Il James Webb è uno dei più importanti traguardi ingegneristici dell’umanità – ha commentato Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti – e ci consente di guardare il cosmo con uno sguardo diverso e più completo”. Dopo meno di sette mesi dal lancio, il telescopio spaziale James Webb ha prodotto l’immagine a infrarossi più profonda e nitida dell’Universo lontano fino ad oggi. Durante la conferenza di presentazione della foto, l’amministratore della Nasa Bill Nelson ha spiegato che l’immagine mostra alcune galassie distanti 13,5 miliardi di anni luce. “L’Universo ha un’età di circa 13,7 miliardi di anni – ha detto il presidente Biden – per cui la foto permette di volgere lo sguardo alle fasi iniziali dell’Universo”.
“Grazie alla dedizione, al lavoro di squadra e alla voglia di spingere oltre i confini dell’esplorazione stiamo vivendo ora un momento storico – ha sostenuto Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA – questa immagine ci permette di avere la visione più profonda dell’Universo primordiale fino ad oggi. Siamo pronti per iniziare il viaggio a ritroso alla scoperta di ciò che il James Webb può rivelare riguardo le fasi iniziali dell’Universo”.
Ecco la prima foto scattata
Nella foto, resa pubblica durante una conferenza stampa iniziata dopo la mezzanotte del 12 luglio, sono infatti visibili stelle e galassie che si trovano a una distanza di 13,5 miliardi di anni luce. “Questa porzione di Universo – ha precisato Nelson – copre un volume grande quanto un granello di sabbia tenuto in mano da un braccio teso rispetto all’intero spazio visibile. È solo un minuscolo frammento del vasto Universo in cui viviamo. I dati infrarossi per questo scatto sono stati raccolti per un totale di 12,5 ore”.
“Stiamo volgendo l’attenzione a una serie di fenomeni davvero straordinario – ha concluso Nelson – il livello di dettaglio del James Webb è così elevato che ci permette di studiare con precisione la composizione chimica dei pianeti distanti, il che può aiutarci a dedurre la loro abitabilità. Queste scoperte ci permetteranno di formulare risposte a interrogativi di cui ancora non conosciamo le domande”.