Un confronto di Giulio Gallera, Presidente Commissione Programmazione e Bilancio Regione Lombardia e autore del libro “Diario di una guerra non convenzionale” con Pierfrancesco Maran, Assessore alla Casa e Piano Quartieri Comune di Milano e autore del libro “Le città visibili. Dove inizia il cambiamento del Paese” ha chiuso ieri sera la 16esima edizione di Salute Direzione Nord al Palazzo delle Stelline, la rassegna organizzata da True in collaborazione con Inrete e Fondazione The Bridge.
Milano nel club delle grandi città europee
A margine del dibattito, l’assessore della giunta Sala si è concesso ai microfoni di true-news.it. Alla domanda su come rendere le città più sostenibili, giuste e belle, ha risposto: “Credo che questa sia una fase di cambiamento della città. Nel libro racconto più storie. Una in particolare è quella di come Milano, negli ultimi dieci anni e prima della pandemia, si entrata in un club delle grandi città europee del mondo che stanno più o meno facendo le stesse cose. In termini di obiettivi, di sostenibilità, di sviluppo e di attrazione turistica.
Oggi, dopo la pandemia, c’è una nuova fase in cui bisogna essere più inclusivi. Bisogna rimanere attrattivi verso dei cittadini che, per le difficoltà e per tante scelte di vita diverse che sono nate durante la pandemia, stanno decidendo ancora più di prima dove vivere nel mondo. Qual è il concetto di felicità, qual è il concetto di successo?
Ripensare le città
Questo per le città significa ripensarsi, intorno alla qualità della vita dei cittadini. Una volta pensavamo che l’obiettivo fosse creare posti di lavoro. Oggi abbiamo un tema di qualità dei posti di lavoro, di qualità della vita. Come si conciliano vita e lavoro. Più che essere attrattivi per le imprese, ha senso essere attrattivi perché si possa crescere la propria famiglia. In tutto questo rientra anche l’ambiente”.