Christian Eriksen, le prime parole da giocatore del Manchester United: “Non mi aspettavo la chiamata in Premier dopo il malore”. Il centrocampista danese torna in un club di prima fascia ma non dimentica l’Inter: “Stavo bene, avrei voluto onorare il contratto”.
Christian Eriksen si presenta al Manchester United: “Non mi aspettavo di tornare in Premier”
Un anno dopo il suo arresto cardiaco agli Europei 2020, Christian Eriksen è pronto a tornare a giocare nell’elite del calcio europeo. Il centrocampista danese ha firmato un contratto di tre anni con il Manchester United e ha fatto le sue prime dichiarazioni da giocatore dei Red Devils durante la sua presentazione ufficiale. “Non mi aspettavo la chiamata del Manchester United e vestire questa maglia.” -ha affermato Eriksen, accolto con enorme entusiasmo dai tifosi al centro di allenamento di Carrington– “È una novità per me, non pensavo potesse accadere. Essere allo United è davvero speciale. Dopo l’incidente all’Europeo il piano non era quello di tornare nel Regno Unito, perciò non pensavo di poter essere qui. Sono felice, è una bella sensazione”.
Il danese è pronto a guadagnarsi una maglia da titolare e a dare filo da torcere al tecnico Erik Ten Hag: “Sono qui per dimostrare il mio valore, la presenza del mister è stata determinante. Abbiamo parlato apertamente, per me è stata una scelta fantastica e perfetta. Voglio tornare di nuovo al top. L’asticella della squadra è molto alta, vogliamo arrivare ai vertici di ogni competizione che disputeremo, vogliamo vincere qualcosa”.
Parole dolci per l’Inter: “Stavo bene lì, avrei voluto onorare il contratto”
Eriksen ha parlato con soddisfazione anche del suo periodo con la maglia dell’Inter, conclusosi prima del tempo a causa del malore: “Volevo provare qualcosa di nuovo, quindi decisi di andarmene da Londra per andare in Italia dopo più di sette anni molto, molto buoni. L’inizio è stato difficile ma alla fine l’Inter è stata un posto molto, molto buono dove stare. Il mio progetto era onorare il mio contratto con l’Inter ma, come ho detto, mi sono preso del tempo per riflettere e accogliere chiunque volesse chiamarmi”.