Il campionato è ripartito ormai da due settimane e con le partite sono cominciate anche le trasmissioni tv di accompagnamento e contorno. E purtroppo c’è da dire che lo spettacolo offerto agli appassionati è sempre il solito.
Nei palinsesti e nelle redazioni si è provato a fare qualcosa di diverso
Eppure nei palinsesti e nelle redazioni si è provato a fare qualcosa di diverso. Cominciamo da Mamma Rai che per la Domenica Sportiva ha fatto campagna acquisti addirittura a Sky, prendendo la brava Lia Capizzi. All’inizio si pensava addirittura ad una sua conduzione ma poi il sindacato dei giornalisti ed alcuni dirigenti interni hanno bloccato sul nascere «l’orda barbarica alla conquista di Viale Mazzini» e così alla Capizzi è toccato un ruolo laterale. La competenza, lo stile e la bravura sono indiscutibili ma non tutto quello che funziona a Sky funziona anche sulla Rai: sono televisioni diverse, pubblici diversi, ritmi e tradizioni differenti. E così quello che doveva essere un «di più» si è trasformato almeno nelle prime apparizioni in un mezzo fiasco.
Resta vecchio stampo anche il “Club di Fabio Caressa”
Il programma così resta sempre quello, vecchio stampo. Come vecchio stampo è il Club di Fabio Caressa, che però solo per il parterre di commentatori (ben pagati, come da tradizione) ha una marcia decisamente superiore al rivale della Tv pubblica. Unico novità, pare, l’assenza rispetto allo scorso anno di Melissa Satta, parsa per tutto il campionato scorso un vero e proprio pesce fuor d’acqua. Molto meglio senza una soubrette che non portava contenuto. Nel complesso il programma si presenta come la lasagna a Natale. Tradizione, sensazione di casa, ma nulla di nuovo.
La marcia in più riesce sempre invece a trovarla Calciomercato l’Originale
La marcia in più riesce sempre invece a trovarla Calciomercato l’Originale che questa estate ci ha raccontato con il solito stile acquisti e cessioni. Apprezzatissimo soprattutto nella prima fase estiva l’aver accolto in studio giovani e brillanti atlete italiane, non a far le figurine (anche se di ragazze davvero belle ne sono passate parecchie) ma a raccontare il rapporto con il calcio e soprattutto la loro vita da agoniste, fatta di fatica, sacrifici, piccole e grandi soddisfazioni. Unica pecca, la sigla, scritta e cantata da Alessandro Bonan; diciamo che in passato ha fatto di meglio.
Non convince “SuperTele” di Pardo
Dazn, segnale barcollante a parte, ha riproposto la stessa squadra della passata stagione. Una delle novità è SuperTele, il programma condotto da Pierluigi Pardo di analisi post partita che però non convince: per il conduttore (molto meglio da telecronista o narratore di luoghi misteriosi e ristoranti in radio), per gli ospiti (due spanne sotto a Sky) e anche per lo studio (in alcune tv locali c’è molto di meglio). Bisogna però essere onesti. L’estate televisiva sportiva ci ha regalato con i mondiali prima e gli europei poi di nuoto la possibilità di ascoltare e goderci quella che ad oggi è forse la miglior coppia commentatore-opinionista di tutta la tv.
Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi sono una gioia per le orecchie e per gli occhi
Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi sono una gioia per le orecchie e per gli occhi; hanno competenza ritmo, affiatamento, gentilezza, sanno quando parlare, quando gridare, quando tacere e anche commuoversi. Sanno spiegare il nuoto ad esperti ma anche a chi per la prima volta si trova sullo schermo una piscina da 50mt. Sanno pesare successi e sconfitte, raccontare il prima ed il dopo, essere critici quando serve, e buoni alla bisogna. Davvero perfetti.
Troppo perfetti per i rivali di Sky (che trasmetteva in contemporanea su satellite gli Europei di Roma), per il pur bravo e generoso Riccardo Re e per la «bordocampista» Federica Frola il cui impeccabile e rassicurante sorriso non è bastato: forse farla rimbalzare tra tennis, calcio, atletica e nuoto è troppo.