Dichiara di non voler votare ma un occhio attento alle donne della politica, in vista delle prossime elezioni, Rocco Siffredi lo ha puntato. E sicuramente tra di loro c’è Giorgia Meloni, che potrebbe diventare la prima donna premier in Italia. Rocco, uno degli attori del mondo erotico più noti al mondo, contattato da true-news.it, giudica Meloni “una donna molto decisa, insomma molto forte”. “Oggi sembra, vedendola in tv, tra le donne più promettenti; ma non per questo condivido totalmente il suo modo di far politica. Non voterei lei perché non mi dà assolutamente tranquillità. E’ troppo impetuosa, troppo determinata, ma non in maniera semplice. A volte mi sembra “spiritata”, come se avesse lo sguardo di una persona completamente fuori di sé. E quel tipo di atteggiamento non credo sia il migliore“.
Siffredi: “Meloni, nella botte piccola c’è il vino buono”
A Siffredi un parallelo con il sesso non può essere evitato. “Se metti una donna come la Meloni in un set, farebbe scappare tutti quanti“. Ma questo non vuol dire che il suo giudizio estetico sulla leader sia negativo. “La Meloni è una bellissima donna: come si dice, nella botte piccola c’è il vino buono”.
Un vino che, però, dà subito alla testa. “Per me è troppo estrema. La gente ha bisogno di tranquillità dopo i brutti momenti che ha passato. Ci mancano pure i toni di politici che sembrano quasi degli ultimatum“. Rocco, di certo, sa riconoscere il fascino femminile. E, tra le politiche italiane, mostra un certo apprezzamento verso Maria Elena Boschi.
Prostituzione: “Rendiamola davvero illegale o seguiamo il modello tedesco-austriaco”
La conversazione si sposta poi sulla prostituzione e sulle proposte di renderla legale. “Sarebbe un passo avanti dal punto di vista reale – spiega l’attore. A me non è mai piaciuto il modo di trattare le questioni come protezione verso la donna. Non possiamo assolutamente favorire la prostituzione. Però, allora, rendiamola illegale. E che lo sia per davvero. Tu non puoi dire che è illegale e poi per strada è pieno di prostitute”.
“Nelle case private – prosegue Siffredi – ci sono una miriade di escort. Che senso ha se queste escort praticano ugualmente sesso? Sono tante di loro. Lo fanno anche per qualche euro in più, senza preservativo e si ammalano. Io preferisco il modello tedesco-austriaco in cui ci sono delle case d’appuntamento che peraltro sono piene di italiani. Forse il cliente numero uno è l’italiano: l’Italia potrebbe trarne un po’ di soldini per le casse dello Stato”.
Rocco in una casa d’appuntamenti a Rio
Rocco in una casa d’appuntamenti ricorda di esserci stato. “Ero a Rio De Janeiro per girare un film. Ci sono entrato più per curiosità perchè (sorride, ndr). Mi ci hanno portato alcuni amici americani: sono rimasto impressionato da questo numero enorme, altissimo, di ragazze di tutte le età e di tutti i colori. C’erano 200 ragazze in questa casa. Mi ricordo ed ero rimasto impressionato dall’attitudine molto simpatica, accogliente. Non sembravano prostitute, avevano il mood delle ragazze di compagnia. Cosa che invece non succede nelle strade italiane, di cui sono stato un assiduo frequentatore nei momenti terribili della dipendenza”.
Rocco si apre a un ricordo doloroso: “Io ho avuto prostitute che mi hanno tirato la roba addosso; che mi sputavano addosso; che mi mi trattavano malissimo perché a volte ne prendevo una, la facevo salire in macchina. Poi ci ripensavo. La dipendenza crea problemi e scompensi psicologici molto forti”.
“Onlyfans e la liberalizzazione dell’orgasmo femminile”
C’è, però, una nuova forma di esposizione del corpo femminile che passa dalle strade ai canali online di Onlyfans. Per Siffredi è “l’applicazione che ha dato la possibilità a tutti di fare quel passo che non volevano fare o che tante e tanti forse non avrebbero mai fatto. L’hanno fatto perché tu puoi dire al pubblico che hai un account solo per pubblicare foto dei piedi. Ma con questi scatti non si guadagna nulla.
Rocco e il suo team seguono alcuni account della piattaforma. Spesso ha incontrato numerose pornostar europeee. Ma anche aspiranti attrici italiane. “Sono venute a trovarmi CandyGiada, una ragazza di Brescia e sua madre. Mi hanno raccontato di aver aperto il profilo OnlyFans perchè la madre lavora in un negozio di abbigliamento intimo ed è stanca di guadagnare 800 euro al mese“.
“La prof del corsivo, se vuole, è benvenuta nel mio studio”
Onlyfans è per Rocco l’emblema di una rivoluzione dei costumi: “E’ iniziata a livello sessuale, cioè le donne hanno cominciato a osare molto di più davanti alla telecamera. Infatti prima non esisteva la parola squirting, perché in realtà nessuna lo faceva. Oggi tutte le donne squirtano nel porno. Possibile che le ragazze hanno capito che si devono lasciare andare? Si vogliono divertire, non vogliono più fare quelle che, se fanno sesso, devono sentirsi appellarsi come troie”.
Lo squirting è la liberalizzazione dell’orgasmo femminile, cioè finalmente anche noi lo possiamo fare. In questo sistema tante ragazze hanno preso il coraggio e hanno detto: Ma che me ne frega? Io ho un amico di Genova che passa tutti i giorni a casa di tante coppie per fare sharing di contenuti. Cioè adesso la nuova moda lo sai qual è? Tutti i pornostar si mischiano come persone normali, fanno sesso per avere contenuti per i loro profili senza pagare nulla”.
Tra le bellezze dell’universo OnlyFans è sbarcata ultimamente la giovane prof del corsivo, la milanese Elisa Esposito. Rocco non ha dubbi: “Ne ho sentito parlare, non la conosco ma, se vuole, è benvenuta nel nostro studio“.