(Adnkronos) – “Se l’Europa e, o il governo italiano non mettono in campo a strettissimo giro misure volte a bloccare gli aumenti ormai insostenibili di gas ed energia, devono essere consapevoli che tireranno il freno a mano a intere filiere produttive, fra cui quella del legno-arredo, che saranno costrette a fermare la produzione, a mettere i lavoratori in cassa integrazione e a perdere competitività sui mercati”. A lanciare l’allarme è Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, chiedendo di fissare un tetto al prezzo del gas ed il raddoppio del credito di imposta sulle bollette delle imprese attualmente al 25%.
“Purtroppo nel giro di pochi giorni la situazione è precipitata”, afferma, avvertendo che le aziende del settore si trovano davanti ad uno scenario “fosco che in tempi celeri coinvolgerà l’intera filiera del legno-arredo che riuscirà ad evadere gli ordini solo in base alle scorte di magazzino che, a voler essere ottimisti, possono durare al massimo un mese e mezzo. Tradotto già ad ottobre ci sarà il black out della nostra filiera”.
“Credo sia nell’interesse di tutta la classe politica evitare che le tante filiere su cui si poggia il pil italiano si fermino, altrimenti il futuro governo dovrà occuparsi, per prima cosa, di rianimare un paese con i battiti a zero”, aggiunge. “Per questo – conclude – chiediamo oltre a un tetto europeo e/o italiano al prezzo del gas, il raddoppio del credito d’imposta per le aziende che hanno perso marginalità e fatturato e la salvaguardia dell’uso a cascata del legno, onde evitare che sia più conveniente bruciarlo anziché lavorarlo e produrre valore aggiunto”.