Letta si dimette: la strada non che essere questa per il segretario che ha fallito strategie ed alleanze, consegnando il Paese nelle mani del centrodestra. Si attendono le sue parole ufficiali anche perché a commentare subito i risultati delle elezioni è stata Debora Serracchiani.
Letta si dimette: dopo i risultati dell’elezioni si va verso questa strada
Il Partito Democratico esce come seconda forza del Paese da queste elezioni dietro al partito di Fratelli d’Italia. Tuttavia, il segretario dei Dem Enrico Letta esce sconfitto soprattutto per aver sbagliato la strategia ed alleanze. Il suo famoso “campo largo” funzionerà nel centrodestra. Dunque, non ci sono molte strade: dimissioni subito per Letta oppure gli chiederanno di fare da traghettatore e guidare il partito fino al congresso anticipato magari a fine anno.
A commentare i risultati nella notte si è presentata Debora Serracchiani che conferma la “serata triste” per il Pd: “Serata triste per il Paese, siamo però la prima forza di opposizione. La destra è maggioranza in Parlamento, ma non nel Paese”. “Alla luce dei dati visti finora non possiamo non attribuire la vittoria alla destra trascinata da Giorgia Meloni; riteniamo sia una serata triste per il Paese, riteniamo che non sia per quanto ci riguarda un fatto positivo”.
Gli sfidanti alla segreteria pronti
Molti sono già pronti per prendere il posto di Letta alla segreteria del partito. C’è il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che già tre anni fa era pronto a sfidare Nicola Zingaretti. Risponde presente anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Andrea Orlando si candidò già contro Renzi, potrebbe decidere di farlo ancora. Diversi anche quelli più inaspettati si stanno già preparando.
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