Russia, continua la fuga dei cittadini dalla mobilitazione: aumentano a 10mila al giorno gli arrivi in Georgia. In migliaia scappano verso le frontiere per evitare la chiamata alle armi. Code lunghissime ai confini del paese: “Abbiamo aspettato 16 ore”.
Russia, cittadini in fuga dalla mobilitazione parziale, in migliaia verso la frontiera
Sono in migliaia i cittadini russi in fuga dal paese dopo l’annuncio della mobilitazione parziale da parte di Vladimir Putin. Secondo i servizi segreti sono almeno 261mila gli uomini fuggiti dalla Russia dopo la chiamata alle armi in Ucraina, spesso lasciando famiglie, mogli e figli. Code lunghissime di veicoli si sono create alle frontiere con la Mongolia, il Kazakistan e la Georgia. Secondo il ministero di Tbilisi, sono i russi in arrivo in Georgia sono raddoppiati dall’annuncio, raggiungendo i 10mila al giorno. Sulla frontiera di Kyakhta, in Mongolia, l’attesa è interminabile: “Abbiamo aspettato a lungo sul lato russo del confine: circa 16 ore”.
A long queue on the Russian-Mongolian border. Russians flee from mobilization in all possible directions. #RussianArmy #UkraineWillWin
📹 Ukrainian journalist Andrii Tsaplienko pic.twitter.com/sCDJbyfSIm
— UkraineWorld (@ukraine_world) September 22, 2022
La mobilitazione crea il caos: arresti, scontri e tensione in Russia
Dall’annuncio di Putin la Russia è piombata nel caos. Tanti gli scontri tra i riservisti coscritti e le forze dell’ordine: in un caso un 25enne ha aperto il fuoco contro il suo comandante in un ufficio di leva. La polizia ha represso diverse manifestazioni contro la mobilitazione e, nel frattempo, il Cremlino ha inasprito le pene per la diserzione: chi sfugge alla leva rischia almeno 10 anni di carcere.