Si capiva già dal nome che l’obiettivo di Volkswagen era reagire allo strapotere di Tesla nel mercato delle auto elettriche. L’evento che ha segnato l’inizio di una nuova era per il gigante tedesco si chiamava Power Day, che ricorda il “Battery Day” di Elon Musk e soci. E infatti le aspettative si sono rivelate corrette, visto che si è trattata di una presentazione un po’ strana per VW, un po’ Silicon Valley. A capeggiare lui, il CEO di Volkswagen Herbert Diess, profilo rigoroso e serio, quanto di più di distante dal Musk scavezzacollo di Twitter. Nel corso del Power Day, Diess ha annunciato una serie di novità che promettono di rivoluzionare il mercato dell’auto.
“L’elettrico ha vinto, sarà la nuova mobilità” ha dichiarato Diess. Entro il 2030 i veicoli elettrici saranno il 70% di tutto il venduto Volkswagen (il doppio di quanto annunciato in precedenza, per dire). E lo farà costruendo batterie. Tante batterie. L’obiettivo è di arrivare ai 240 GWh entro la fine della decade, solo in Europa, costruendo sei “gigafactory” in stile Tesla. Poi la partnership con tutto l’indotto automobilistico (fornitori e produttori) per arrivare a riciclare il 95% dei materiali utilizzati, con un grosso investimento sull’efficienza energetica delle batterie, vero perno dell’auto del futuro.
A proposito di batterie, il gruppo punta tutto su quelle a stato solido, che dal 2023 saranno disponibili sul mercato ed entro il 2080 alimenteranno l’80% dei veicoli del gruppo.
Per garantire la diffusione degli veicoli elettrici, però serviranno stazioni di ricarica, da cui la collaborazione già avviato con player europei quali Enel, GP e Iberdrola. Questi hub garantiranno ricarica veloce dei veicoli e permetteranno a sempre più persone di fare lo switch verso l’elettrico senza tema di rimanere a secco.
Infine, dopo che Audi aveva annunciato l’interruzione dello sviluppo di nuovi motori a combustione, anche Volkswagen ha detto che farà lo stesso. Non ci si guarda indietro, insomma: e la Fiat, invece, che fa?