Oggi vorrei parlare di chi cammina sulle acque. Gli italiani adorano chi cammina sulle acque. Vogliono credere che qualcuno sia in grado di camminare sulle acque. Scelgono i leader così, facendosi un film tutto loro. Appena dopo le elezioni, e basta guardare alle reazioni sui social, è tutto un tripudio di “Matteo” di qui e di là, quando ha vinto prima Renzi, e poi Salvini (condividono il nome, e il rapidissimo declino). Poi le ole delle bimbe di Conte, per l’ex presidente del Consiglio oggi capo del Movimento 5 Stelle. E ora, è tutto un Giorgia Giorgia. Giorgia di qui, Giorgia di là.
Diamo tempo al tempo alla Meloni
Per carità di Dio, diamo tempo al tempo, e magari davvero la Meloni si dimostrerà incredibile e risolverà tutti i problemi dell’Italia. Ma diciamo che tendenzialmente gli italiani mettono sempre l’asticella un po’ troppo alta. E finiscono per disilludersi nel giro di un paio d’anni. Non è un caso che tutti i cicli politici, ovvero le lune di miele, sono terminate dopo 24 o al massimo 36 mesi. Un po’ come la stagionatura del Parmigiano Reggiano.
Rimettiamo i piedi per terra e vediamo in che condizioni siamo
I nostri conti pubblici erano disastrati ben prima della pandemia, tanto che per vent’anni ci hanno fatto due palle così con la spending review. Taglia di qui, taglia di là. Taglia la scuola, taglia la sanità, taglia la pubblica amministrazione. Poi arriva la pandemia, ed esplodono i costi: sussidi a tutti. A quelli che giustamente erano in grande difficoltà, e pure a quelli che non lo erano. Figurarsi che hanno preso dei sussidi pure le aziende farmaceutiche che stavano facendo paccate di milioni. Prima della pandemia si erano inventati il reddito di cittadinanza. Comunque la si pensi, soldi pubblici in altri sussidi. Poi dopo c’è stato il 110 per cento: non solo lo Stato paga per ristrutturare case private, ma ci mette anche la mancia per le banche del 10 per cento. Poi c’è stata tutta la questione della vaccinazione. Poi quel matto di Putin ha iniziato la guerra, e il gas è esploso come prezzo, così come l’energia elettrica. Anche qui, lo Stato è intervenuto e ci ha messo un tetto. Tutte cose giuste? Forse sì, forse no. Sicuramente alcune sì. Ma la situazione è che già avevamo un debito pubblico enorme, adesso è diventato mostruoso, e sta crescendo.
Di fronte a tutto questo, gli italiani pensano che Giorgia – che cammina sulle acque – risolverà magicamente tutto senza levare sussidi a nessuno e magari dando ancora qualche soldo qui e là. Come dico sempre, i credenti pensano che sulle acque ci ha camminato uno solo, e che alla fine l’hanno pure messo in croce. Che è poi dove finiscono tutti i leader politici, in Italia, dopo 36 mesi.