di Sara Greta Passarin
La regola del doppio mandato deve essere mantenuta, parola di Beppe Grillo. E nel Movimento scoppia il caos con la “vecchia guardia” in rivolta contro il Garante. Nell’ultima call online con i parlamentari, infatti, il fondatore del Movimento ha fatto sapere (con grande stupore di deputati e senatori) che la regola dei due mandati è intoccabile e che non sarà cambiata. “È un pilastro del Movimento, io rimarrò fino a che ci sarà questa regola”, ha affermato, dicendo anche di voler evitare un divorzio con la piattaforma Rousseau. Una conferma che, in un sol colpo, metterebbe fuori gioco Luigi Di Maio, Paola Taverna, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, Stefano Buffagni ma anche ex ministri come Nunzia Catalfo. L’unico che si salverebbe, guarda caso per il mandato-zero, è il contiano Stefano Patuanelli. Coincidenze? Per i più maliziosi no.
Ma non sono solo i volti più noti ad essere delusi perché anche l’ala che fa capo a “parole guerriere”, che pensava in questa fase di tornare protagonista, rimarrebbe totalmente a bocca asciutta. Corrente che, per fare alcuni nomi, comprende Dalila Nesci, Carlo Sibilia, Mirella Liuzzi, Giuseppe Brescia, Luigi Gallo e Sergio Puglia (tutti al secondo mandato).
Quello che è certo è che molti deputati e senatori non accettano di essere scaricati né di veder troncata la carriera politica così presto. “Se davvero rimane questa regola Giuseppe Conte andrà avanti senza di noi” è la minaccia che circola. “Non finanziamo un progetto con soldi nostri se non possiamo esserne partecipi”, è il nocciolo del ragionamento. La speranza dei ribelli è che Giuseppe Conte si metta di traverso a Grillo, convincendolo in qualche modo a rivedere la propria convinzione. Altrimenti non è esclusa, da parte dei parlamentari a fine corsa, una protesta incisiva e organizzata.
Di contro deputati e senatori al primo mandato (seppur in silenzio) esultano. E sono anche piuttosto critici con i colleghi, accusandoli di non volere cedere il posto alle nuove leve. La battaglia per il futuro grillino, insomma, è appena iniziata. E il grande ex Alessandro Di Battista, sostenitore ferreo della regola del doppio mandato, si gode lo spettacolo dall’esterno.