Ora solare 2022: a termine di questa settimana le lancette dell’orologio verranno spostate un’ora indietro così da acquistare più sonno e più luce nella prima mattinata. Tuttavia, c’è chi rietene che questo cambiamento non è proprio un bene.
Ora solare 2022, quando si spostano le lancette indietro
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 le lancette dell’orologio andranno spostate indietro dalle 3 alle 2 della notte per il passaggio dall’ora legale a quella solare. Le giornate saranno più corte e la mattina acquisterà un’ora di luce in più.
Ipotesi proroga per risparmiare energia
La Società italiana di medicina ambientale (Sima) vorrebbe l’ora legale in modo permanente per risparmiare sull’energia. “Eliminare il passaggio all’ora solare”, aveva spiegato il presidente Alessandro Miani, “consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”.
Così è stata fatta una richiesta al Governo Draghi: “Chiediamo al Governo Draghi di prendere immediatamente questa decisione demandata agli Stati nazionali dal Parlamento Europeo, invitando gli altri Paesi dell’Unione a fare altrettanto”, ha Miani.
“La luce è il principale sincronizzatore naturale di tutti i processi dell’organismo” ha spiegato all’AdnKronos Salute il pediatra Italo Farnetani. Per questo spostare avanti e indietro le lancette determina “uno stress da cambiamento” che colpisce anche i bambini. A ogni cambio di orario infatti va sincronizzato nuovamente l’orologio biologico, le nostre “lancette interne”.
“Quest’anno, con la crisi energetica che ci sta schiacciando davvero mi sembra un controsenso continuare così – ha aggiunto il dottore – dovendo ovviare all’impatto del cambio dell’ora e facendosi male due volte, con l’aggiunta del danno economico. Per questo torno a lanciare un appello alle istituzioni e al nuovo Governo: si mantenga l’ora legale per i prossimi mesi. Risparmieremmo stress e denaro”.
Dove si cambia l’ora e perché
Non in tutto il mondo si cambia l’orario. La maggior parte del Nord America e dell’Europa, ad esempio, usa l’ora legale, mentre la maggior parte di Africa e Asia non la usa. In America Centrale non hanno il cambio d’ora né l’Honduras, né il Guatemala e né il Nicaragua. Il Sudamerica ha invece una situazione mista, con la maggior parte dei Paesi che non usa l’ora legale, mentre Cile, Paraguay, Uruguay e le regioni meridionali del Brasile la usano. Stesso discorso per l’Oceania, dove da un lato la Nuova Zelanda e le regioni meridionali dell’Australia usano l’ora legale, dall’altro le restanti parti non la usano.
In Europa fanno eccezione solo l’Islanda, che ha scelto di utilizzare l’ora legale tutto l’anno, e la Russia che, dopo aver scelto l’espediente di abolire l’ora solare rimanendo tutto l’anno avanzati di un’ora, ed essendo seguita in questa prima decisione dalla Bielorussia, dal 2014 è tornata ad utilizzarla per tutti i 12 mesi dell’anno. La Turchia ha abolito l’ora solare nel settembre 2016, adottando il fuso orario UTC+3 tutto l’anno al posto del fuso orario UTC+2 che spetterebbe per via della posizione geografica.
L’ora solare è stata adottata per sfruttare al massimo le ore di luce durante la bella stagione e, soprattutto, per ridurre i consumi energetici: spostando le lancette indietro di un’ora, infatti, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Lo scopo principale è quello di agevolare un risparmio energetico, grazie ad un utilizzo minore dell’illuminazione elettrica.
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