Traffico, inclinazione della strada, intelligenze artificiali che calcolano il carburante consumato. Sono tutti fattori che influenzeranno sempre di più i percorsi consigliati da Google Maps. Fa parte di un nuovo approccio del servizio, che terrà anche conto delle zone a traffico limitato, aperte solo a veicoli non inquinanti. Non è tutto, però, perché questi percorsi “green” saranno priorizzati da Google Maps, che li consiglierà di default ai propri utenti.
Certo, ciascun utente potrà cambiare le impostazioni dell’applicazioni, se vorrà. Ma, come nota Fast Company, il 95% degli utenti Google tende a non farlo. Il cambiamento, insomma, potrebbe avere un impatto notevole per milioni di persone. Questi percorsi più “responsabili” a livello di consumi saranno segnalati da una fogliolina verde, che cominceremo a vedere nei nostri smartphone. Al suo fianco ci saranno anche nuove funzionalità che indicheranno percorsi ciclistici e ferroviari.
L’idea è di influenzare il comportamento collettivo senza fare troppo rumore o creare grandi disturbi. L’applicazioni Wave – di proprietà di Google – è nota per indicare scorciatoie che passano per strade minori, le quali finiscono per avere più traffico di prima. Pensate agli ingorghi in autostrada: quando vengono segnalati da queste app, molti automobilisti sono spinti a prendere la prima uscita disponibile. Risultato? “In aggiunta all’autostrada congestionata si hanno anche le intersezioni e le strade secondarie congestionate”, come scrive The Environmental Magazine.
Questo tipo di modifiche fatte ad applicazioni tanto diffuse sono delicate. Possono avere effetti pesanti nella vita di milioni di persone, ma anche sull’ambiente. Speriamo che qualcuno a Google Maps ne abbia tenuto conto.