300 milioni, un record storico, una cifra assurda, una barriera che pareva impossibile da raggiungere. Ma il Superenalotto ci regala anche questo, un montepremi per chi dovesse indovinare i sei fatidici numeri da far rabbrividire. E che ci permette oltre che di sognare una vita da nababbi, di pensare a cosa si potrebbe fare nel mondo dello sport con una tale montagna di soldi.
Partiamo ovviamente dal calcio, dalla nostra Serie A
Partiamo ovviamente dal calcio, dalla nostra Serie A. Ad esempio: Berlusconi prese il Monza quando era in serie C pagandolo 3 milioni. Oggi il suo valore si aggira attorno ai 200, strutture comprese. La Salernitana invece un anno fa venne acquistata da Danilo Iervolino per 13 milioni, ma si trattava di una sorta di “svendita” peggio dei saldi post Natale. Secondo gli analisti si potrebbe facilmente comprare il Verona con 130-140 milioni. Insomma; una squadra dalla salvezza facile è alla portata. Impossibile invece puntare più in alto. L’Inter ad esempio è in vendita (al netto delle smentite di Zhang) per un miliardo e 200 milioni, la stessa cifra più o meno con cui Cardinale ha comprato il Milan.
Ma lasciamo perdere il calcio e guardiamo altrove
Nel basket tolta la Virtus Bologna (leggasi il sig. Zanetti, patron di Segafredo) e l’Olimpia Milano targata Giorgio Armani il resto della Serie A potrebbe essere preda di affari non da poco. Pensiamo ad esempio alla Pallacanestro Varese, storica squadra capace di fare la storia del basket italiano ed europeo che ha appena visto l’ingresso di Ross Pelligra, imprenditore australiano. Bene. Con una ventina di milioni l’acquisto sarebbe cosa fatta. Non è che con la Pallavolo le cose cambino molto, dal punto di vista dell’esborso economico. Con la differenza che con 30 milioni si più tranquillamente acquistare e costruire un top team nel nostro campionato, e, di conseguenza, del volley mondiale essendo la nostra Superlega il campionato numero 1 sul globo.
Passiamo ai motori
In Formula 1 ad esempio si potrebbe diventare i nuovi proprietari della Toro Rosso, secondo Forbes valutata 200 milioni. Ancora più bassi i prezzi richiesti per Haas o Alfa Romeo. Certo, non team da pole position, ma squadre di tutto rispetto, con una visibilità internazionale non da poco.
Dalle 4 ruote andiamo alle 2
La MotoGp che sta vivendo un periodo di crisi globale, forse uno dei più oscuri della sua storia, al di là delle scuderie ufficiali ha una serie di team satelliti dai prezzi molto abbordabili. Diciamo che anche qui con 20 milioni di euro si può tranquillamente mettere in pista due moto in grado di lottare per il successo. Non parliamo quindi di Moto 2 e Moto 3 dove con tutto il montepremi di fatto ti puoi comprare tutto lo schieramento di partenza.
Dalle due ruote a motore alle due ruote a pedali. Dove, paradossalmente se si punta ad una “big” bisogna sborsare 50-60 milioni. Per un buon team nazionale invece ne bastano anche qui 20-30. Ma se si vuole sognare, e sognare in grande, allora il consiglio è uno ed uno solo: America’s cup. Con 250 milioni si può partecipare alla competizione al pari dei Prada, Ineos, Red Bull etc etc. Con la differenza che al termine della gara voi siete con il portafoglio vuoto mentre gli altri Paperoni, pensano alla prossima spesa