“Che tristezza vederlo là in fondo.” Nel paddock del motomondiale parlar male, criticare o solo provare a contestare Valentino Rossi è più o meno considerato un reato. È una di quelle cose che non si fa, come bestemmiare o offendere la mamma. Però ad alcuni, sottovoce, non è rimasto altro commento che questo quando domenica hanno visto il Dottore sistemarsi sulla penultima posizione della griglia di partenza del Gp disputato in Qatar, seconda prova del mondiale di MotoGp.
Di sicuro però Valentino Rossi ormai non ha più jolly a disposizione; dalla prossima gara a Portimao (Portogallo) dovrà dare segni di vita, anzi di vitalità per dimostrare di essere ancora all’altezza del circus delle due ruote. Altrimenti davanti a lui ci sarebbe sola una domanda: quando (e come) ritirarsi? Ma una cosa ormai è certa. Il mondo della MotoGp ha ormai capito di poter andare avanti senza il campionissimo di Tavullia. Le gare infatti sono molto equilibrate e questo le rende spettacolari e piacevoli per i telespettatori (che non stanno calando).
Insomma, il non detto che fosse Dorna (la società che gestisce il motomondiale) a volere ancora in pista Rossi per paura di perdere il suo appeal, ora diventa sempre meno vero ed indispensabile.
Cosa è peggio: non esserci o essere ignorato?
(Foto: Wikimedia)