Il Covid-19, insieme alle criticità connesse alla pandemia e legate alle catene globali di approvvigionamento e di produzione, non ha arrestato la crescita del settore Life Sciences, sia in Lombardia che a livello nazionale. E’ quanto emerge dal rapporto realizzato dal centro studi di Assolombarda sul settore del life sciences presentato nell’ambito del forum 2022 In Italia nel 2021 – secondo l’analisi – il valore della produzione che riguarda la filiera ha raggiunto i 250 miliardi di euro, in crescita del 6,9% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019.
Il suo valore aggiunto, inoltre, supera i 105 miliardi
Il suo valore aggiunto, inoltre, supera i 105 miliardi (+3,4% rispetto al 2020, +4,8% rispetto al 2019). La Lombardia non fa differenza. Nella regione, infatti, il valore della produzione della filiera ha superato i 74,5 miliardi di euro (+5,4%); il valore aggiunto si attesta, invece, a quasi 27 miliardi (+3,5%). “Come Assolombarda, anche alla luce delle evidenze emerse durante la crisi pandemica, crediamo fortemente nel ruolo della filiera Life Sciences come motore per la salute ma anche per la crescita e lo sviluppo del territorio”, afferma Sergio Dompé, vicepresidente di Assolombarda con delega alle life sciences. “Tuttavia, come dimostrano i dati del Nadef, le previsioni di spesa sanitaria – aggiunge – sono in controtendenza rispetto ai reali bisogni del servizio sanitario nazionale e dei cittadini. Il Pnrr rappresenta oggi un’opportunità di sviluppo per l’ecosistema, ma non può essere l’unico strumento per rispondere a obiettivi strategici a cui imprese e istituzioni devono aspirare in un percorso congiunto”.