Svezia e Finlandia nella Nato, Stoltenberg spinge per la ratifica: “Hanno mantenuto le promesse del memorandum con la Turchia”. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica chiede maggiori spese per la difesa: “Mi aspetto più impegno dagli alleati, sarebbe un errore sottovalutare la Russia”.
Svezia e Finlandia nella Nato, Stoltenberg vuole la ratifica: “Promesse alla Turchia mantenute”
Il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha partecipato alla 68esima Sessione Annuale dell’Assemblea Parlamentare della Nato a Madrid. Nel corso dell’assemblea, il politico norvegese spinge per la ratifica dell’ingresso della Svezia e della Finlandia nell’Alleanza Atlantica: “Finlandia e Svezia hanno mantenuto le promesse contenute nel memorandum firmato con la Turchia quindi è arrivato il momento di ratificare il loro ingresso nell’Alleanza. Allo stesso tempo Finlandia e Svezia sanno che dovranno lavorare con la Turchia per lottare contro il terrorismo nel lungo periodo”.
Stoltenberg si riferisce al controverso documento firmato dai due paesi scandinavi, in cui si impegnano a supportare la Turchia nella lotta al PKK e ai suoi affiliati. Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan è infatti considerato da Erdogan un’associazione terroristica. Tale posizione in passato non era condivisa da Svezia e Finlandia, che hanno spesso accolto membri del partito come rifugiati politici. Con il nuovo accordo si aprirebbe la strada per possibili estradizioni di persone curde, una possibilità che ha provocato molte proteste nei paesi scandinavi.
Stoltenberg sulle spese di difesa: “Mi aspetto più impegno, guai a sottovalutare la Russia”
Jens Stoltenberg ha inoltre parlato delle spese di difesa dell’Alleanza, sottolineando come la Nato “non possa essere sostituita da iniziative UE”. Per il segretario è necessario una maggiore partecipazione economica: “Mi aspetto un impegno da parte degli Alleati per aumentare le spese di difesa al vertice di Vilnius. Le ambizioni saranno incrementate in un modo o nell’altro, il mondo ora è più pericoloso. Anche gli alleati che sono sotto il 2% del Pil ora sostengono di voler spendere di più e credo che il 2% sarà il minimo, non il tetto”.
Stoltenberg mette in guardia i membri della Nato sulla sempre pressante minaccia della Russia e riconferma l’importanza di supportare militarmente l’Ucraina: “Sarebbe un grande errore sottovalutare la Russia, che ha grandi capacità militari. Dobbiamo essere preparati a sostenere l’Ucraina per il lungo periodo. Sì, ci sono conseguenze, i prezzi delle bollette crescono. Ma per noi il prezzo che paghiamo è in denaro, per gli ucraini è in sangue: se permettiamo a Putin di vincere pagheremo un prezzo maggiore, gli autocrati penseranno di poter ottenere ciò che vogliono con le minacce. Conto su di voi per mantenere il sostegno all’Ucraina“.