Gucci, Alessandro Michele ha lasciato ufficialmente come direttore creativo. Nelle scorse ore sono arrivate anche le sue parole sui social a confermare l’indiscrezione. Ora è partito già il toto-nome per la sua successione.
Gucci, Alessandro Michele lascia come direttore creativo
Alessandro Michele ha lasciato Gucci come direttore creativo. Adesso è ufficiale e sono arrivate anche le parole dell’interessato. “Ci sono momenti in cui le strade si dividono a causa delle diverse prospettive che ognuno di noi può avere – ha scritto Michele in un lungo post pubblicato sui social, giustificando il suo addio -. Oggi si conclude per me un viaggio straordinario, durato più di vent’anni, all’interno di un’azienda a cui ho dedicato instancabilmente tutto il mio amore e la mia passione creativa”.
Alessandro Michele guida la visione creativa di Gucci dal gennaio del 2015. Lo stilista si è fatto notare grazie alla sua estetica particolare e artistica, con la quale ha reinventato il marchio, rovesciando ogni preconcetto e portando valanghe di idee e novità.
Il suo lavoro è stato senz’altro apprezzato dal pubblico: Gucci è tuttora al primo posto nelle classifiche dei brand più desiderati della moda e ha registrato una crescita del 35% per cinque trimestri consecutivi fino al 2018. Dopo questo lungo “boom”, tuttavia, la crescita è rallentata. Per questo motivo Kering avrebbe pressato Michele verso un cambiamento della sua visione, per far fronte al calo di interesse e riaccendere l’attenzione del pubblico. Di fronte al rifiuto dello stilista, che non ha seguito le indicazioni del gruppo, si sarebbe creata una frattura insanabile.
Chi arriva al suo posto?
Per la successione di Alessandro Michele, i rumors riferiscono in particolare due nomi e profili. Riccardo Tisci, pugliese, considerato fra i migliori fashion designer del mondo e Phoebe Philo, già direttore creativo di Cèline. Per il momento c’è riflessione ed attesa come fanno sapere dai piani alti dell’azienda: “L’ufficio stile di Gucci continuerà a portare avanti la direzione creativa della maison fino all’annuncio di una nuova organizzazione”.