Un patrimonio immobiliare di 1.566 alloggi da dismettere tra Milano, Basiglio e Vimodrone, 739 famiglie in scadenza di contratto o con contratti scaduti, “tutele degli inquilini, soprattutto fragili e in condizioni di difficoltà, ancora incerte” e “risposte a richieste di incontro inviate da ottobre non arrivate”. I Sindacati degli Inquilini di Milano Sunia, Sicet, Unione Inquilini danno battaglia sul progetto di vendita immobiliare “Project dream” avviato da Fondazione Enpam, la cassa previdenziale di medici e odontoiatri. “A fronte di ripetuti e inascoltati solleciti” è stato convocato un presidio per oggi sotto la sede milanese di Enpam, in via Viviani 12.
L’asta comprende 31 asset direzionali (per una superficie lorda complessiva di 520mila mq); 10 hotel sparsi tra Roma, Milano, Abano e Montegrotto, cinque proprietà retail (30mila mq), una caserma nella capitale, un polo logistico (90mila mq) nell’hinterland del capoluogo lombardo e 17 immobili a destinazione residenziale. La gara, per un valore complessivo di 1 miliardo di euro. L’apertura delle buste per le offerte economiche da parte di una serie di cordate di fondi internazionali dovrebbe avvenire da parte di Deloitte, advisor di Enpam per la gara di vendita, tra il 3 e 6 maggio 2021. Della partita fanno parte sicuramente alcuni colossi immobiliari come Hines, Bain Capital, Dea Capital, GWM e la Elsafra. Si è ritirato invece il misterioso fondo di Hong Kong, Sixiang Holding, di cui ha scritto True-News.
Patrimonio Enpam, “Garanzie certe per gli inquilini”
“In assenza di chiarezza, l’iniziativa si è resa necessaria – sottolineano i Sindacati degli Inquilini di Milano che hanno avuto in mattinata un incontro con un funziona di Enpam Real Estate senza però ottenere per il momento garanzie –. Brancoliamo nel buio e siamo fortemente preoccupati: l’asta se l’aggiudica il miglior offerente. Per cui, il destino degli stabili è legato a quello degli inquilini. Il patrimonio immobiliare della Fondazione Enpam è concentrato al 70% a Milano e hinterland. Per quanto riguarda gli immobili a destinazione residenziale, sono 1.566 gli alloggi tra Milano, Basiglio e Vimodrone, interessati agli accordi che i Sindacati Inquilini hanno stretto con Enpam negli anni, a tutela delle famiglie –. 914 solo a Milano-. E ad oggi sono 739 le famiglie degli alloggi a Milano e hinterland, che hanno contratti scaduti o in scadenza da rinnovare. La maggior parte degli inquilini sono over 65, in condizione di fragilità e in situazioni economiche di difficoltà. La sostenibilità degli affitti di queste famiglie, che non possono accedere al mercato privato o procedere con l’acquisto della casa, è garantita dagli accordi in essere con la proprietà. Chiediamo il rispetto degli accordi sindacali sui rinnovi contrattuali; chiediamo, in ogni caso, garanzie certe per l’inquilino nel caso di vendita”.
“Abbiamo chiesto a Enpam l’impegno ad un incontro prima della definizione della vendita per inserire precise garanzie a tutti gli inquilini” dichiara a True-News Mattia Gatti, delegato del Sicet-Cisl a Milano. Le risposte? “Non sono state soddisfacenti. Ora chiediamo al Comune di Milano di farsi promotore di una vera trattativa, la città non può permettersi che altra emergenza abitativa si sommi all’emergenza già grave in corso”.
“A rischio la situazione abitativa di Milano”
“Il nostro timore, inoltre, – continuano i Sindacati degli Inquilini di Milano –, sta nel fatto che la dismissione dovrebbe avvenire in blocco. Questa ci sembra un’operazione speculativa immobiliare che provocherà un ulteriore aggravamento della crisi abitativa della città di Milano, resa ancor più difficile e insostenibile dalla emergenza sanitaria ed economica in corso. Sappiamo che tutta la questione è stata portata all’attenzione del Governo e della Regione Lombardia; che i Comuni di Basiglio e Vimodrone, appresa la notizia di dismissione, si sono attivati con la Fondazione Enpam per richiedere tutti gli approfondimenti necessari. Ora, chiediamo che anche il Comune di Milano si faccia parte attiva e intervenga con iniziative di mediazione con la Fondazione”.