(Adnkronos) – Una cittadina italiana è stata tratta in salvo in Kenya dalle forze di sicurezza locale insieme a un’amica di nazionalità americana. Lo precisano fonti della Farnesina ad Adnkronos, spiegando che solo una delle due donne che erano state prese in ostaggio da miliziani vicini ad al-Shabab è di nazionalità italiana.
La Farnesina raccomanda di non recarsi nella zona della foresta di Witu, nella contea di Lamu, dove si è registrato il rapimento e il successivo scontro a fuoco che ha portato alla liberazione delle donne. Non si hanno invece notizie relative ai tempi del rientro in Italia della cittadina iraniana.
Insieme a loro sono state liberate altre due persone nella foresta di Witu all’interno della contea di Lamu.
Gli agenti riferiscono inoltre che nell’operazione di salvataggio sono anche stati recuperati due corpi senza vita, uccisi da miliziani di al-Shabab che si erano travestiti da ufficiali delle Forze di Difesa del Kenya (Kdf). Indossando le divise dei militari, avevano eretto un posto di blocco illegale nell’area di Witu, come spiega il sito Internet Tuko.ke.
C’è stato un intenso scontro a fuoco tra la polizia del Kenya e i miliziani di al-Shabab prima che le due cittadine italiane riuscissero a essere tratte in salvo, riferiscono ancora i media locali spiegando che in seguito allo scontro armato i miliziani sono fuggiti nella foresta di Boni. Le autorità di Nairobi hanno deciso di aumentare le misure di sicurezza nell’area nei prossimi giorni temendo ulteriori attacchi da parte dei militanti e invitando la popolazione a non recarsi nella zona.