La Superlega di fatto non esiste più. Ma certe cose non si potranno dimenticare. Ad esempio quanto accaduto durante l’Assemblea straordinaria della Lega alla presenza di tutti i presidenti. Inutile dire che i toni sono stati parecchio alti, anzi. Insulti e parole grosse sono volate in direzione dei tre club (Inter, Milan e Juventus) da un presidente all’altro. Parolacce che lasciavano intendere la linea dura, durissima, persino l’immediata espulsione dal campionato in corso. Poi però…
Poi però nelle dichiarazioni ufficiali durante la seduta ecco che alle parole grosse, alle minacce, agli insulti si sostituivano dichiarazioni dure ma tutt’altro che bellicose. Solo il Parma ha mantenuto la barra dritta, chiedendo la fuoriuscita delle tre grandi dal torneo. Ma l’intervento è rimasto così, nel vuoto, lasciando solo un rapido silenzio e spazio all’intervento successivo (più pacato).
Perché alla fine i presidenti erano di certo arrabbiati ma da bravi dirigenti d’azienda sapevano, sanno, che una Serie A senza le tre sorelle avrebbe un valore ridotto del 50-60%. Ridotto nei ricavi, nei bilanci, negli introiti, insomma nel loro capitale.
E così erano già pronti a turarsi il naso e continuare, arrabbiati si, ma come nulla fosse.