Chi era Gianluca Vialli, causa morte dell’ex calciatore della Samp, della Juventus e dell’Italia. Il leggendario centravanti e capo delegazione della Nazionale si è spento all’età di 58 anni. L’annuncio della famiglia: “Il suo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori”.
Chi era Gianluca Vialli, causa morte del leggendario centravanti azzurro
A pochi giorni dalla scomparsa di Pelé e di Sinisa Mihajlovic, si è spenta un’altra leggenda del calcio internazionale. Gianluca Vialli è morto all’età di soli 58 anni nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2023. L’ex centravanti della Juventus e della Nazionale italiana, dopo cinque anni di lotta, ha ceduto al suo tumore al pancreas. Oggi capo delegazione degli azzurri, Vialli aveva annunciato che si sarebbe preso una pausa dal ruolo nelle scorse settimane, per poi trasferirsi a Londra dove le sue condizioni si sono aggravate. Nonostante il ricovero d’urgenza non c’è stato nulla da fare.
Questo il comunicato ufficiale con cui la famiglia ha annunciato la scomparsa del bomber: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori“.
La carriera di Vialli, dentro e fuori dal campo
Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Gianluca Vialli ha cominciato la sua carriera calcistica proprio nella squadra della sua città, con la quale scende in campo 105 volte mettendo a segno 23 reti. È protagonista della cavalcata che porta la Cremonese in serie A nel 1983, la prima promozione nella massima serie per il club in 54 stagioni. In seguito passa alla Sampdoria dove, dopo qualche singhiozzo iniziale, diventa un trascinatore e simbolo per i blucerchiati. Al fianco di Roberto Mancini, forma uno dei tandem d’attacco più irresistibili della storia calcistica italiana. Nelle sue otto stagioni a Genova, raccoglie 328 presenze e segna 141 goal e conquista tre Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e uno storico Scudetto nella stagione 1990-91.
Nel 1992, Vialli passa alla Juventus, in un’operazione da 40 miliardi di lire, la più costosa al mondo all’epoca. Passa a Torino quattro stagioni, in un reparto d’attacco affollato di campioni: al suo fianco ci sono Roberto Baggio, Fabrizio Ravanelli ed un emergente Alessandro Del Piero. Durante la sua esperienza in bianconero aggiunge al palmares un’altra Coppa Italia e un altro Scudetto e colleziona 145 presenze e 53 reti. Si aggiungono anche altre soddisfazioni internazionali, con la Coppa Uefa nel 1992 e il trionfo in Champions League nel 1995-96.
L’anno dopo parte per la Premier League, in forza al Chelsea, dove passa tre stagioni prima di appendere gli scarpini al chiodo. La sua esperienza nella Nazionale azzurra è più avara di trionfi, ciononostante Vialli si dimostra uno dei pilastri dell’Italia tra gli anni Ottanta e Novanta. Dal 1985 al 1992 il centravanti colleziona 59 presenze e va a segno in 16 occasioni.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, resta al club inglese stavolta in veste di allenatore, ruolo che ricopre fino al settembre del 2000. Ci riprova al Watford, dove resta una stagione e ottiene un 14esimo posto nella First Division. Ha più fortuna in ruoli calcistici più lontani dal campo, sia in ambito dirigenziale che televisivo. Appare spesso sul piccolo schermo come opinionista e commentatore tecnico e ricopre molti ruoli rappresentativi per la Nazionale, come ambasciatore e capo delegazione. Scrive inoltre diversi libri sulla sua esperienza agonistica.
Vita privata: moglie, figlie
Gianluca Vialli lascia una moglie e due figlie. L’ex calciatore era sposato con l’ex modella di origine sudafricana Cathryn White Cooper, al suo fianco per gran parte della sua vita. Arredatrice di professione, aveva conosciuto Vialli alla fine degli anni Novanta, durante la sua esperienza in Premier League. Dal loro amore sono nate due figlie, Olivia e Sofia, nate dopo il 2003. In una recente intervista, Vialli ha parlato del suo rapporto con loro dopo la scoperta della sua malattia nel 2017: “Le mie figlie mi hanno aiutato a disegnare le sopracciglia e ho chiesto consiglio a mia moglie sui trucchi da usare. Abbiamo riso, devi ridere, devi trovare il lato divertente, ma c’erano giorni in cui mi chiudevo in bagno per non piangere”.