Perché potrebbe interessarti? Chiara Gribaudo, deputata del Pd, ha deciso di sostenere la candidatura di Elly Schlein al congresso. Il motivo è la capacità di garantire un rinnovamento alla classe dirigente del partito. Ma ora chiede una maggiore concretezza: «Parlare di regole non aiuta, parliamo del Paese reale». Ecco la sua intervista a Truenews.it.
Con Elly Schlein per un Pd rinnovato. Ma con la necessità di rivolgersi agli elettori demotivati, che devono diventare i veri alleati prima di parlare di Movimento 5 Stelle o Terzo Polo. E chiede anche una maggiore attenzione ai precari e alle Partite iva, che oggi pagano dazio all’inflazione. Chiara Gribaudo, deputata del Partito democratico, racconta Truenews.it le cose da fare per rilanciare i dem: «Parlare di regole non aiuta, parliamo del Paese reale». Senza lesinare critiche al governo: «Solo chiacchiere&propaganda».
Il dibattito sulle regole interne del congresso non rischia di danneggiare un partito già alle prese con un calo nei sondaggi?
Il Pd è in calo nei sondaggi perché la nostra proposta politica non è chiara e perché non riusciamo più a parlare e a convincere soprattutto le fasce che hanno sofferto maggiormente la crisi di questi anni. Certo, parlare di regole del congresso invece che di proposte non aiuta. Come ho scritto ieri sui social, torniamo a parlare al Paese reale.
Cosa deve fare il Pd per tentare di risalire la china?
Ritrovare la pazienza di riallacciare relazioni, di ascoltare il disagio e l’innovazione che ci sono e nascono al centro come in periferia, in città e in provincia, di offrire una nuova griglia di parole comprensibili per rappresentare la complessità del contemporaneo. Un partito di centrosinistra rinnovato può farlo.
Tema alleanze: lei è sempre stata critica con il Movimento 5 Stelle, come deve rapportarsi il Pd a Giuseppe Conte e a Carlo Calenda?
Quanto più tempo passiamo a discutere con chi allearci, M5S o Terzo Polo, tanto più i nostri veri alleati, ceti disagiati, elettori demotivati, non votanti, continuano a guardare altrove. È con loro che dobbiamo costruire una alleanza solida.
Ha scelto Elly Schlein al congresso: cosa l’ha spinta a questa decisione, diversa rispetto a Matteo Orfini a cui era politicamente vicina?
Elly rappresenta – e non solo per le sue idee – una leadership innanzitutto plurale e femminista per il Pd. Ambiente, diritti, lavoro, giustizia sociale. E poi il tema mai così attuale di una nuova classe dirigente. Sono convinta che Elly saprà promuovere un gruppo dirigente rinnovato in un Pd radicalmente diverso.
L’Italia soffre una pesante inflazione e la crisi economica rischia di abbattersi sul Paese. Cosa proponete al governo per contrastare l’emergenza? E sul caro benzina?
Negli ultimi 30 anni il potere d’acquisto degli italiani è calato del 3%, mentre nello stesso periodo in Europa cresceva del 23%. Parte tutto da qui. Io la chiamerei questione salariale, che è un tema generazionale con il salario minimo per difendere soprattutto i più giovani. C’è poi un tema geografico, riferito a Nord e sud, città e provincia, aree metropolitane e aree interne, e di genere con l’applicazione delle norme per combattere sul serio il gender pay gap. Sulla benzina Meloni&co hanno dimostrato che sono solo chiacchiere&propaganda.
Lei ha spesso trattato il tema del lavoro, ma non rimprovera alla sua parte politica una scarsa attenzione alle Partite Iva e più in generale ai precari?
Ho rimproverato molto spesso questa disattenzione e l’ho potuto fare perché a differenza di altri ci ho messo la faccia, dal tema dell’equo compenso all’Iscro (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa). Sul lavoro autonomo per troppo tempo a sinistra siamo stati distratti. La nuova classe lavoratrice, dipendenti, lavoratori poveri, partite iva ai minimi, hanno bisogno di rappresentanza e diritti. Noi, la sinistra, possiamo e dobbiamo essere quelli delle nuove garanzie, dei nuovi diritti e forme di tutela.