Il 2023 inizia bene anche per Shade, che ha pubblicato il suo nuovo singolo dal titolo Pendolari. Il rapper torinese ha raccontato il senso del titolo che ha ben due significati, spiegando anche come è nata questa canzone.
Online da pochi giorni, la canzone ha riscosso un buon successo e ci si attende un ulteriore salto.
Pendolari, testo del nuovo singolo di Shade
Dopo diverso tempo, Vito Ventura – nome dell’artista di Torino – è tornato in grande stile, studiando il testo e dando un significato forte anche al titolo.
Il titolo “Pendolari” vuole infatti far riflettere – attraverso una metafora – sul doppio senso: una persona che si ritrova a fare da pendolare per motivi lavorativi e scolastici, una persona innamorata che viaggia per legarsi di nuovo alla propria amata.
Di seguito il testo del brano:
Mi sento un coglione se canto lo sai
ma se vuoi le note, fanculo le avrai
però ti ho avvertita, Baby don’t cry
ho passata una vita a fare freestyle
per questo momento di resa dei conti
tagliamo corto per tagliare i ponti
e mi sferri dei colpi
Guardo Netlifx sul display, Peter bacia Mary Jane
ma noi siamo solo due tra tanti
Fuorilegge come un rave
fammi a pezzi come O.J.
ti prego non usare i guanti
Hai presente i pendolari di sera
che ritornano a cena su una statale piena
occhi grigi dietro vetri oscurati
dentro un mare di luci
senza più una sirena
e benvenuta nell’ansia peggiore
ormai la conosco, le ho dato il tuo nome
ho tanti pensieri che posso riassumerli
in poche parole
che forse ho l’anima del pendolare
di chi sa sempre da chi ritornare
come una stella polare mi guidi anche senza brillare
Non chiedermi nulla, non so che direi
che sento i pensieri in ritardo, delay
di lei mi rimangono, lei qui sul letto e qualche litigio
per un like sospetto
Buchi l’Ozono con il tuo sorriso
tossico come lo Zoo di Berlino
la verità è che eravamo belli
anche rotti, anche a pezzi come Jack & Sally
Guardo Netlifx sul display, Peter bacia Mary Jane
ma noi siamo solo due tra tanti
la mia stella è in fase REM, dorme bene nel Big bang
mi guida ancora dopo anni
Hai presente i pendolari di sera
che ritornano a cena su una statale piena
occhi grigi dietro vetri oscurati
dentro un mare di luci
senza più una sirena
e benvenuta nell’ansia peggiore
ormai la conosco, le ho dato il tuo nome
ho tanti pensieri che posso riassumerli
in poche parole
che forse ho l’anima del pendolare
di chi sa sempre da chi ritornare
come una stella polare mi guidi anche senza brillare
Come se fosse un vero e proprio viaggio, per sentirsi a casa.
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