Possibile candidato del centrodestra alle elezioni comunali di Milano, Gabriele Albertini (1950) è un politico e industriale metalmeccanico. La sua esperienza nell’amministrazione della cosa pubblica ha avuto inizio nel 1997 con l’elezione a sindaco del capoluogo meneghino. Poi ha ricoperto gli incarichi di eurodeputato e senatore della Repubblica.
Gabriele Albertini: chi è
Laureato in giurisprudenza e alla guida dell’azienda di famiglia (Cesare Albertini S.p.A.) dal 1974, Gabriele Albertini ha ricoperto numerose cariche in Confindustria e Assolombarda. E’ anche stato presidente della Piccola Industria e di Federmeccanica (Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana).
Gabriele Albertini, vita privata
Della sua vita privata si sa poco o nulla, se non che nel 2010 è convolato a nozze in gran segreto (egli stesso aveva dichiarato di “non aver invitato nessuno”). Ha inoltre scritto tre libri: Nella stanza del sindaco (con Carlo Maria Lomartire), Sindaco senza frontiere e La lezione di Milano (a cura di Mario Paternostro).
Albertini e l’esordio da sindaco di Milano
Dopo aver aderito a Forza Italia, nel 1997 Albertini si è candidato a primo cittadino di Milano sostenuto dal Polo per le Libertà, vincendo al ballottaggio contro l’esponente dell’Ulivo Aldo Fumagalli. Al termine del mandato decise di ricandidarsi con il centrodestra e vinse anche le elezioni del 2001 al primo turno con il 57,54% delle preferenze contro il 30,47% dello sfidante di centrosinistra Sandro Antoniazzi. Da sempre definitosi come “l’amministratore di condominio”, durante la sua attività da sindaco del capoluogo lombardo ha dato il via a numerosi progetti di riqualificazione della città, dalla vecchia fiera alla zona Porta Nuova-Varesine fino alla nuova fiera di Rho-Pero.
Gabriele Albertini chi è: quella sfilata per Valentino
Ha inoltre rilanciato la Triennale e contribuito a far affermare Milano come una delle capitali mondiali della moda e del design. Ha infatti notevolmente valorizzato gli eventi della fashion week e del Fuori Salone prestandosi anche a sfilare in prima persona per lo stilista Valentino.
Il 15 novembre 2001 Albertini fu nominato commissario straordinario per il traffico e per il sistema di depurazione delle acque di Milano. Durante la sua gestione commissariale sono stati messi in funzione i depuratori di Nosedo e Ronchetto delle Rane. Per quanto riguarda la gestione del traffico ha avviato i progetti delle due nuove linee della metropolitana (4 e 5) e dei prolungamenti delle linee esistenti verso l’Hinterland.
Gabriele Albertini eurodeputato
Mentre era ancora in corso il suo secondo mandato da sindaco milanese, Albertini si è candidato alle elezioni europee del 2004 venendo eletto con 144 mila preferenze per la lista di Forza Italia nella circoscrizione nord-ovest. Un’elezione che fu resa possibile da una norma transitoria della legge 8 aprile 2004 n. 90 che gli consentì di candidarsi senza dover lasciare il ruolo di primo cittadino.
Iscritto al Partito Popolare Europeo, Albertini è stato vicepresidente della Commissione per i Trasporti e il Turismo, membro sostituto della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia, vicepresidente della delegazione per le relazioni con l’Assemblea parlamentare della NATO, membro della delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti e della delegazione per le relazioni con Israele.
La corsa di Albertini a governatore della Lombardia
Alla tornata elettorale del 2009 si ripresentò, sempre nella circoscrizione Nord Ovest, per il Popolo della Libertà e vinse nuovamente con poco meno di 67 mila preferenze. Da allora Gabriele Albertini ha presieduto la Commissione per gli Affari Esteri, l’organo dell’Unione cui spetta l’indirizzo di politica estera dell’Europa nelle relazioni e con gli altri Stati.
Prima ancora di terminare il suo mandato, nel 2013 si è candidato a governatore della Lombardia sostenuto da una coalizione formata da Unione di Centro, Futuro e Libertà per l’Italia (FLI), Italia Futura di Montezemolo e Unione Padana. Il suo partito (PDL) ha però scelto di appoggiare il candidato della Lega Roberto Maroni che ne uscì vincitore. In quella tornata la lista di Albertini prese soltanto il 4,12% e l’uomo si staccò dal partito per aderire a Scelta Civica con Monti per l’Italia e candidarsi, nello stesso mese, a senatore della Repubblica.
L’esperienza da senatore della Repubblica
Le elezioni politiche del 2013 furono per lui favorevoli tanto che ottenne un seggio in Senato. Inizialmente membro della Commissione Giustizia e Difesa, in seguito ha preso parte anche alla Commissione Affari Costituzionali ed è stato Presidente della Sottocommissione Pareri della commissione Giustizia. A dicembre dello stesso anno ha aderito al gruppo parlamentare Per l’Italia (poi Democrazia Solidale – Centro Democratico) mentre nel 2014 ha ufficializzato la sua adesione al partito di Angelino Alfano, il Nuovo Centrodestra – Unione di Centro.
Sempre nel 2014 la forza politica lo ha candidato alle elezioni europee nella circoscrizione dell’Italia nord-occidentale ma le preferenze ottenute (quasi 11.500) non sono bastate per farlo eleggere e Albertini è rimasto nel Senato italiano.
Dopo aver aderito nel 2017 ad Alternativa Popolare, il successore del disciolto Nuovo Centrodestra sostenitore del governo Gentiloni, nel 2018 si è staccato per sostenere la lista di Parisi in appoggio al candidato di centrodestra alle elezioni regionali in Lombardia (l’attuale Presidente leghista Attilio Fontana). Attualmente non è iscritto ad alcun partito politico.