Dei 130 farmaci orfani per malattie e tumori rari autorizzati in Europa dall’Ema, 122 sono già disponibili in Italia. L’80 per cento è rimborsato dal servizio sanitario nazionale, mentre il restante 20 per cento e’ in fascia C o in attesa di negoziazione. E’ quanto emerge dal VI rapporto annuale dell’Osservatorio farmaci orfani – Ossfor, che scatta una fotografia a livello nazionale e regionale del mercato dei farmaci orfani nel nostro Paese al 31 dicembre 2021.
Secondo il rapporto, in termini di accesso l’Italia è seconda solo alla Germania
Secondo il rapporto, in termini di accesso l’Italia è seconda solo alla Germania. Un gap da attribuire principalmente ai farmaci arrivati sul mercato nell’ultimo anno e al diverso meccanismo di accesso in vigore in Germania, dove non si prevede una negoziazione preventiva. Dal punto di vista dell’accesso e della spesa, il rapporto evidenzia come per i farmaci orfani la spesa totale nel 2021 sia stata pari a 1,53 miliardi di euro, in rialzo del 9,4 per cento rispetto al 2020, rappresentando circa l’8 per cento della spesa farmaceutica a carico del servizio sanitario nazionale.
Consumi, +3,7 per cento rispetto all’anno precedente
I consumi, invece, si attestano a 8,4 milioni di dosi di farmaci orfani, +3,7 per cento rispetto all’anno precedente, pari allo 0,03 per cento del consumo complessivo di farmaci. Il documento, presentato oggi presso la sala Zuccari del Senato alla presenza del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e’ stato realizzato in collaborazione con l’Aifa – Agenzia italiana del farmaco, Alleanza Malattie Rare – AMR, IQVIA, Pharma Value, GdL Malattie Rare e farmaci orfani della Societa’ Italiana di Farmacologia – SIF, Societa’ Italiana Farmacisti ospedalieri – SIFO, Sperimentazionicliniche.it.