Shakira, la She Wolf colombiana, è stata tradita e mollata dal calciatore Gerard Piqué. Dopo la rottura, è corsa in studio di registrazione dove ha inciso una canzone dal titolo Music Sessions Vol. 53 che esonda astio verso di lui e la nuova, giovanissima compagna Clara. Celeberrimi, nonché fonte di variopinti meme, i versi: “Hai scambiato un Rolex con un Casio”, “Hai scambiato una Ferrari con una Twingo”. Cristallino è anche che, per aver citato questi brand, fiumi di dobloni liquidi siano finiti sul conto dell’artista. Altro che #Adv. Dobloni di cui lei aveva un gran bisogno, come tutti noi, ma forse anche di più.
Non lo ricorda nessuno per via del can can mediatico corneiforme, ma solo a settembre 2022, la donna i cui fianchi non mentono mai era stata accusata di frode fiscale per la bellezza di 14.5 milioni di dollari. Ed è tuttora chiamata a risponderne presso il tribunale di Barcellona nei prossimi mesi. Rischia un’inezia: fino a 8 anni di carcere. Ora, a prescindere da come la nostra amministri le proprie finanze, è la gestione della sua crisi coniugale che ci provoca ben più di una perplessità. Soprattutto dopo la cordiale storia Instagram – poi sbattuta nel feed – di San Valentino quando ha postato un video in cui canticchia beata: “Potrei uccidere il mio ex”. Non c’è un’anima che abbia fatto un plissè. Tutti, dagli utenti alle testate internazionali, hanno preso a condividerlo tra meme e risa assai copiose. Che regina. Con ogni evidenza, c’è qualcosa che non funziona in questa vicenda. E vorremmo, per una volta, soffermarci sul manifesto cortocircuito che parole, opere e opinioni di Shakira non tentano nemmeno di nascondere. Il punto? Se fosse un uomo, sarebbe già stato arrestato. O, se non altro, denunciato. E oscurato dai social. Giustamente.
Shakira: “Potrei uccidere il mio ex”
È il 14 febbraio quando Shakira posta una curiosa storia Instagram: la vediamo spazzare casa, dall’alto di un paio di tacchi totalmente inadatti allo scopo, canticchiando “Potrei uccidere il mio ex” (QUI). Si tratta del verso di un brano della cantautrice americana SZA. Potrebbe essere interessante, mettere gli occhi sulla traduzione dell’intero passaggio che la celebre ex tradita e mollata sceglie di coverizzare per la gioia dei suoi 82 milioni e mezzo di follower. Ecco il testo dell’estratto:
Potrei uccidere il mio ex, non è una buona idea. Poi toccherà alla sua nuova ragazza, come son finita qui? Potrei uccidere il mio ex, lo amo ancora, però. Starei piuttosto in carcere che da sola.
Come ha fatto il mondo intero, a trovare divertente un siparietto in cui la nostra esprime la possibilità di far fuori l’ex (e nuova compagna) perché preferirebbe finire i propri giorni in gattabuia piuttosto di stare da sola? Se già la “revenge song”, con chiari riferimenti tutto meno che cordiali a Piqué e alla novella fiamma Clara, era dalle parti dello stalking in pubblica piazza, qui siamo alla minaccia di morte bella e buona. Pure consapevole delle conseguenze. Ci è chiaro che Shakira, appena postato il reel, non abbia preso la porta per andare a levare fisicamente di torno il proprio ex. Né che questa fosse sua reale intenzione. Con ogni probabilità, voleva solo divertire. Ma lo “show” vale la candela? Possiamo definire tutto ciò “intrattenimento”? A giudicare dai meme che ne sono scaturiti, parrebbe proprio di sì. La risposta, però, è no.
Shakira immune dalle critiche perché… è una donna
Shakira è immune. Dalle critiche come dalle conseguenze legali e morali delle sue parole. Come mai? Suonerà brutale, e non ci interessa, ma la cantante può rivalersi in questo modo becero sul proprio ex per il semplice fatto di… essere nata donna. Obnubilati dai grandissimi discorsi che, per fortuna, sempre si fanno su femminicidio e altre atrocità perpetrate dagli uomini ai danni di persone di sesso femminile, è come se Shakira ci desse un senso di riscatto, di rivincita. Forse sono in molte a considerarla una specie di Avenger che incarna quel senso di giustizia fai-dai-te che lei si può permettere, a differenza di tante altre. La realtà dei fatti è che non se lo può permettere nemmeno lei, come nessun’altra. E nessun altro.
Se Shakira fosse un uomo, sia la “revenge song” che la storia Instagram minacciosa sarebbero passati a Studio Aperto con una musichetta inquietante di sottofondo. Ma lei è una superhero, quella che gliele canta bene, gliele canta giuste all’ex fedifrago. Sì, perché, forse vale la pena di ricordare che Gerard Piqué è reo di essersi innamorato di un’altra persona, dopo 10 anni di relazione con la cantante colombiana. Fa male, per carità. Ma non è illegale. Insultare, diffamare e minacciare (di morte, addirittura, pubblicamente, in mondovisione), invece, sono comportamenti perseguibili dal codice penale di qualsiasi Stato. Però, se a metterli in atto è una donna, troviamo che siano uno spasso. Perché?
Shakira e il maschio bianco etero che “se lo merita”
La retorica è sempre una brutta bestia, immonda. Da qualche tempo, ne sta emergendo una nuova di zecca e ha già trovato terreno fertilissimo nella pubblica opinione: i maschi bianchi etero sono il Male. Bruti e violenti per natura, vanno stigmatizzati prima che possano ledere l’incolumità psico-fisica di noi fanciulle. Anche per questo, vedere Shakira che bullizza e minaccia il suo ex rientra in un comportamento che recepiamo come “sfrontato”, magari, ma “divertente”. Posto che, con ogni probabilità, tra i due vip in questione non ci sia nemmeno tutto questo astio e che nello spettacolo si tratti pur sempre di rappresentazione, qual è il messaggio che tali scorni mediatici mandano? “Lui, in quanto lui, se lo merita”. Per questo, nessuno si indigna o spaventa di fronte all’aggressività verbale di Shakira.
Se, a situazione inversa, fosse stato Piqué a parlare in quel modo alla ex, a mostrarsi parimenti brutale (o anche molto meno), avremmo tutti la pelle accapponata. E a ragion veduta. Sussiste una enorme urgenza di cominciare o ostinarsi a pensare che vi siano atteggiamenti sbagliati, pericolosi, nocivi o anche solo di cattivo gusto, a prescindere dal sesso di chi li mette in atto. Nessuno, uomo o donna che sia, “merita” soprusi e angherie. E chiunque veicoli, anche soltanto per entertainment o showbiz, un messaggio contrario a questo, contribuisce a creare una società più dispari, ancora meno giusta, comunque distorta e inaccettabile. Nella speranza che Shakira, se non altro, si goda i suoi dobloni, vabbè, memiamo.