Giuseppe Salvaggiulo, capo redazione politica della Stampa, è stato il “grande confezionatore” di un volume anonimo uscito per i tipi di Feltrinelli lo scorso anno: “Io sono il potere”, confessioni di un capo di gabinetto. Uno squarcio sulla vita del “clero” del potere italiano. Come recita la descrizione: “Ogni stagione segna una diversa forma di convivenza tra politica e burocrazia. Dalla Prima Repubblica a Berlusconi, da Renzi ai grillini. La connivenza e la lusinga si alternano alle epurazioni e alle minacce. Ma questo accade sulla scena pubblica. Sotto traccia va in scena uno spettacolo diverso. Fatto di relazioni, alleanze, trasversalismi, compromessi. E continuità. Questo libro raccoglie sotto forma di diario-confessione la testimonianza di un ‘grand commis’ che ha lavorato per diversi ministri di diverso colore politico”.
In effetti in molti sospettano che “Io sono il potere” non sia stato scritto da una persona sola, e soprattutto non origini tra i capi di gabinetto, ma tra i livelli tecnici apicali (direttori generali, segretari generali, avvocature). Insomma, un lavoro collettivo di quel gruppo di potere che è potere pubblico ma che viene chiamato al servizio del politico quando occorre.
Ora, secondo quanto può riferire True-News.it, pare sia in preparazione un secondo volume. E Roma può ricominciare a tremare…