Pestaggio al liceo di Firenze, Valditara contro la lettera della preside: “Nessuna deriva autoritaria, è propaganda”. Le discutibili dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione creano indignazione nell’opposizione: “Che cos’è che non condivide della lettera?”.
Pestaggio Firenze, Valditara contro la lettera della preside: “Ridicola propaganda”
Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha parlato della questione del pestaggio di fronte al liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, che ha visto un gruppo di militanti di estrema destra picchiare degli studenti. Ospite a Mattino Cinque News, il Ministro ha criticato la preside dell’istituto Annalisa Savino per la circolare da lei scritta sull’accaduto, ormai virale sul web. Nella lettera la preside condanna l’episodio e mette in guardia i suoi studenti sui pericoli delle derive autoritarie: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque. Con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti“.
Valditara ha criticato duramente l’intervento della Savino: “È una lettera del tutto impropria. Mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti. Non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo. Il contenuto non rappresenta la realtà dei fatti. In Italia non c’è alcuna deriva fascista autoritaria. Difendere le frontiere, ricordare il proprio passato e l’identità di un popolo non hanno niente a che vedere con il fascismo. O peggio con il nazismo”. Il Ministro non esclude del tutto possibili interventi: “Io non voglio creare martiri. Non ritengo necessario intervenire, sono lettere ridicole. Vanno prese per quello che sono, un atto di propaganda, ma se l’atteggiamento dovesse persistere andando al di là dei confini istituzionali, allora vediamo se prendere o meno delle misure“.
La reazione dell’opposizione: “L’antifascismo dovrebbe essere un valore condiviso”
Non si è fatta attendere la reazione dell’opposizione alle discutibili parole del Ministro. In prima fila la capogruppo del PD al Senato Simona Malpezzi, secondo la quale l’atteggiamento di Valditara è pericoloso per la libertà di insegnamento. “Cosa non condivide della lettera?“ -chiede la Malpezzi- “Non pensa che l’indifferenza sia il primo dei pericoli? Non pensa che nei periodi di incertezza e sfiducia collettiva nelle istituzioni abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo? Non pensa che i totalitarismi abbiano rovinato la vita di intere generazioni e che vada condannata sempre violenza e prepotenza? La verità è che avrebbe dovuto essere Valditara a pronunciare quelle parole e a condannare le violenze contro gli studenti di Firenze. Che non lo abbia fatto dice molto. Tutto”.
Indignato anche il Movimento 5 Stelle: “Quello dell’antifascismo dovrebbe essere un valore condiviso. Tanto più all’interno delle nostre scuole e tanto più a seguito dell’aggressione squadrista avvenuta ad opera di azione studentesca, vicina a Fratelli d’Italia. Il fatto che Valditara non condanni le violenze ma annunci azioni nei confronti della preside è intollerabile. Mai come oggi Valditara dovrebbe solo vergognarsi“.