L’allarme della Marina Italiana, navi russe nel Mar Mediterraneo: “Mai così tante dalla Guerra Fredda”. Il rapporto del Capo di Stato Maggiore della Marina militare: “Atteggiamento russo aggressivo, c’è rischio di incidenti”.
Allarme dalla Marina Italiana, navi russe nel Mediterraneo: cosa succede
Il Capo di Stato Maggiore della Marina militare Enrico Credentino ha segnalato consistenti attività russe nel Mar Mediterraneo. Durante un’audizione con la Commissione Difesa della Camera, si è detto preoccupato per un aumento considerevole del numero di navi russe: “Gli effetti immediati sulla nostra sicurezza dovuti alla guerra in Ucraina si sono visti sul mare e sono visibili con l’aumento impressionante della presenza della flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero“. Secondo Credentino, non si vedevano movimenti simili “dai tempi della Guerra Fredda”.
Non si tratta, a suo parere, di una minaccia diretta al territorio nazionale, sebbene la situazione sia comunque delicata: “Aumenta la tensione. I russi hanno un atteggiamento aggressivo che non era usuale nel Mediterraneo e prima era evidente solo nel Baltico. Il rischio di incidente è possibile e quando c’è un incidente di questa natura non si sa mai dove si può andare a finire”.
Quante sono le navi russe, gli ultimi rapporti
In base alle informazioni disponibili al momento, i russi avrebbero a disposizione una flotta di due sommergibili e cinque navi di sostegno logistico nella città portuale di Tartus, in Siria. Altre imbarcazioni sono state localizzate a sud di Cipro. In base alle stime della Marina Italiana i russi dovrebbero avere circa una ventina di vascelli nel Mar Mediterraneo. A preoccupare, tuttavia, sono anche un numero di navi civili russe, ufficialmente considerate mercantili, che potrebbero tuttavia avere scopi ben diversi. Credentino ha inoltre messo in guardia circa il riarmo di alcune nazioni del Mediterraneo: “In particolare nazioni della sponda sud. L’Algeria compra da Italia, Francia e Germania, ma i sommergibili dotati di missili Kaliber li ha comprati dalla Russia”.