Perché leggere questo articolo: Il governo impone dei compromessi. E Meloni dovrà farne ancora molti. Su armi e Superbonus le decisioni del governo iniziano a suscitare meno consenso.
La maggioranza assoluta degli italiani è contraria alla linea del governo Meloni su armi all’Ucraina e Superbonus. Questo è quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 21 e il 23 febbraio.
Ucraina e Superbonus, spine del governo?
Il 51,8% degli italiani boccia il sostegno a Kiev e il suo ruolo nell’interesse nazionale italiano. E il 64,9% ritiene che, contrariamente alle dichiarazioni del governo, lo stop al Superbonus farà male all’economia italiana. Fine della luna di miele tra esecutivo e opinione pubblica dopo i cento giorni? Possibile, anche perché il pragmatismo del governo spesso deve avere la priorità su consensi e voti.
Gli italiani non sono anti-ucraini e, anzi, quasi il 54% di essi sostiene il recente viaggio di Meloni a Kiev. Per il 32,7% il viaggio era necessario per dimostrare che “siamo inequivocabilmente dalla parte dell’Ucraina senza ambiguità” mentre per il 21,1% sarebbe sarebbe stato ancora meglio se la premier avesse speso parole a favore di un accordo di pace o di un compromesso. Questo però non va di pari passo con un appoggio a tutto campo all’invio di armi a Kiev.
Solo il 16,1% degli italiani ritiene dovere morale armare gli ucraini e oltre al 54,8% anti-armi c’è un 27,4% di opinione pubblica che ritiene che aiutare Kiev non sia morale per il fatto dell’invio di sostegno all’Ucraina ma al tempo stesso abbia fondamentali ragioni strategiche.
Dati, questi, che riflettono i precedenti sondaggi di Termometro Politico e l’evoluzione sempre più pacifista di un’opinione pubblica stanca da un anno di guerra.
Sul Superbonus, tra i due terzi di italiani dell’idea che lo stop deciso dal governo sia dannoso, un 31,8% considera necessario il blocco di questo esborso di denaro pubblico che avrebbe fatto aumentare di molto il debito. Mentre solo il 20,4% ritiene lo stop un volano per la crescita grazie al freno al debito.
Verso il dualismo Meloni-Conte
Il combinato disposto tra queste dinamiche, mostra come i due assi della politica italiana, quello della ricerca del consenso e del governo pragmatico, inizino a ribaltarsi a favore del secondo anche per il governo Meloni. E questo per gli analisti dell’Osservatorio Globalizzazione apre alla prospettiva di un dualismo politico tra Meloni e Fdi da un lato e il Movimento Cinque Stelle padre del Superbonus e contrario alle armi all’Ucraina dall’altro.
Meloni-Conte nuovo dualismo della politica italiana? Guardando alla dialettica è più che possibile. E quanto accaduto negli ultimi mesi espone sicuramente il governo a attacchi da parte dell’opposizione che gli ex grillini si preparano ad egemonizzare sfruttando la crisi di identità del Partito Democratico. E facendo quello che Meloni ha fatto negli ultimi anni: mostrare la fragilità che ogni compromesso impone di fronte all’opinione pubblica.
Per approfondire: Ambiente, pacifismo, welfare: il segreto della rimonta di Conte
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