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Covid, prorogato il blocco degli sfratti fino a dicembre

Covid, prorogato il blocco degli sfratti fino a dicembre

È stato approvato nella notte l’emendamento che proroga il blocco degli sfratti. Lo può riferire True-News dopo aver consultato il testo. Due le modifiche principali rispetto al blocco in vigore per tutto l’anno della pandemia che sospendeva, per esigenze sanitarie, anche gli sfratti precedenti alla crisi Covid e quindi non “causati” dalla recessione successiva.

Sono sospese le esecuzioni di rilascio immobili fino al 30 settembre 2021 per i provvedimenti adottati a partire dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020. La proroga slitta invece fino al 31 dicembre 2021 per chi ha subito una sentenza di sfratto fra l’1 ottobre 2020 e il 30 giugno 2021, la data che era stata fissata inizialmente come limite invalicabile sia dal governo Conte-bis, che dal governo Draghi.

Si spacca il fronte dei proprietari che da mesi chiedono la rimozione del blocco. La Lega di Matteo Salvini festeggia perché dal 30 giugno i proprietari di casi con la procedura bloccata, precedente alla pandemia, potranno tornare in possesso del proprio immobile. Amareggiata invece Confedilizia, la storica associazione dei proprietari immobiliari, guidata dal presidente Giorgio Spaziani Testa vicino al centrodestra che voleva la rimozione totale del blocco. Con il provvedimento viene ritardata l’esecuzione di circa 40mila sentenze di sfratto per il 2020 e altre 15mila per il primo semestre 2021.

AGGIORNAMENTO 13:22

“È un passo in avanti rispetto alla scadenza del 30 giugno, che prevedeva la ripresa generalizzata degli sfratti – fa sapere Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini in una nota -. Sarebbe stato necessario maggiore coraggio perché l’emergenza sanitaria non riguarda la data di emissione dello sfratto bensì quello della sua effettuazione”. “Nessuno, specialmente in questo periodo di emergenza e di crisi economica e sociale senza precedenti, può essere sfrattato senza passaggio da casa a casa”. “Senza risorse e senza nuova offerta di alloggi popolari a canone sociale, ci aspetta una situazione gravissima nelle città e la rottura della coesione sociale. Serve introdurre commissioni degli sfratti di graduazione e soprattutto incrementare l’offerta di alloggi pubblici”.

La misura presa dalla maggioranza appare simbolica. I tempi medi per ottenere uno sfratto in Italia sono di almeno 18 mesi e quindi tutti coloro che sono andati in difficoltà economica con la pandemia non sarebbero comunque stati sfrattati fino a dicembre 2022. Ogni anno in Italia ci sono tra le 50 e le 60mila nuove sentenze di sfratto e oltre 100mila richieste di esecuzione sul passato.