Reddito di Cittadinanza ormai è il passato per il governo Meloni. Dalla ministra del Lavoro arriva una nuova proposta per sostituire la misura tanto voluta e difesa dl Movimento 5 Stelle. Ecco di cosa si tratta.
Reddito di Cittadinanza, arriva Mia in sostituzione
“Misura di inclusione attiva”(Mia) prende il posto del Reddito di Cittadinanza. La misura di sostegno economico, voluta dal Movimento 5 Stelle, è destinata ad essere rimpiazzata, dopo i sette mesi di proroga accordati ai beneficiari con l’ultima legge di bilancio.
Il nuovo sussidio della ministra Calderone
La proposta arriva dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone che in un’intervista a Repubblica ha spiegato la nuova misura Mia. “L’occupabile non avrà un sussidio, ma una politica attiva definita anche da un’indennità di partecipazione. La vecchia logica del reddito di cittadinanza non c’è più – ha detto –. E la nuova non è punitiva, non è questo l’obiettivo del governo. Anzi le famiglie numerose in difficoltà riceveranno un sostegno più alto dell’attuale perché i minori vanno protetti“. La ministra del Lavoro ha aggiunto che non sa ancora se il nuovo reddito si chiamerà Mia, misura di inclusione attiva: “Vorremmo che il nome fosse identificativo di un progetto. Più che il contenitore, mi interessa il contenuto“, ha precisato.
“Difficile quantificare la platea ora – ha sottolineato ancora la ministra -. Non è statica, se lo fosse ricadremmo in una logica di assistenza permanente che ci è costata 25 miliardi in tre anni, senza diminuire la povertà né aumentare l’occupazione. Chi può lavorare deve essere messo in condizione di farlo e uscire quanto prima dalla misura. In questo senso non parlerei di risparmio, ma di platea molto più mobile. I numeri circolati in questi giorni appartengono a una bozza di lavoro superata: 12 articoli non sono una riforma”, ha aggiunto Calderone.
Per le famiglie numerose “l’Isee terrà conto anche dell’apporto fornito dall’assegno unico per i figli, in modo tale da ricevere più di ora”. “Così andiamo a correggere una delle storture del reddito, segnalate anche dalla Commissione Saraceno: uno strumento che dava troppo al singolo e troppo poco ai nuclei con figli. Secondo questa logica, l’aiuto per l’affitto andrà a chi ne ha davvero bisogno, come le famiglie con figli e gli over 60. La pensione di cittadinanza sarà inglobata nella nuova misura”, ha insistito la ministra.
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