Francia, il governo ha ottenuto la fiducia sulla riforma delle pensioni e la rabbia si è ancora di più scatenata in tante città del Paese. Il voto di sfiducia è mancato per una manciata di voti e questo ha fatto ancora di più salire la rabbia dei manifestanti.
Francia, il governo ottiene la fiducia
Nonostante l’incessante richiesta dei cittadini e il maxi sciopero che per giorni ha messo in difficoltà il paese, Emmanuel Macron ha deciso di approvare la legge sulle pensioni, alzando l’età media da 62 a 64 anni. Nelle ultime ore è arrivata anche la fiducia. Le due mozioni di sfiducia presentate dai deputati francesi non raggiungono i 287 voti necessari a far cadere l’esecutivo. La seconda mozione, presentata dal gruppo di estrema destra Fronte nazionale, ha ottenuto solo 94 voti in aula. Il governo francese si salva per soli nove voti.
La premier francese Elisabeth Borne si è detta “determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie” al Paese “Sono determinata a continuare a portare avanti le trasformazioni necessarie al nostro Paese con i miei ministri e a consacrare tutta la mia energia a rispondere alle attese dei nostri concittadini”, ha dichiarato la prima ministra alla France Presse.
Polemiche e proteste sulla riforma delle pensioni
Dopo il voto, è scoppiata la protesta in tutto il Paese: a Parigi oltre 140 fermi effettuati, 11 feriti fra poliziotti e gendarmi. Jean-Luc Mélenchon ha esortato i francesi a non arrendersi e a proseguire la battaglia “con le manifestazioni, con gli scioperi”.
Non solo proteste a Parigi e a Strasburgo, manifestazioni sono avvenute anche a Digione, dove circa 200 persone hanno manifestato, alcune col volto coperto e incappucciate, gridando “odiamo la polizia”. “Decine di persone sono state arrestate in modo violento. Esigiamo la fine immediata degli arresti”, ha protestato il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon. Tuttavia, la protesta si è allargata in diverse città francesi con attacchi violenti alla polizia. Dopo la notizia del voto di fiducia sulla legge delle pensioni, in molti cantavano: “Luigi XVI l’abbiamo decapitato, Macron ricominceremo”.
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