“Milano oltre che ad essere la mia città natale è da sempre il centro di tutte le mie esperienze lavorative e dei rapporti interpersonali ai quali tengo e che spero di ricambiare con professionalità”, sono queste le parole usate da Simone Sollazzo per descrivere il capoluogo lombardo e il suo impegno politico per la città. Ex portavoce in Consiglio Comunale per il Gruppo Movimento 5 Stelle, dal 2016 ad Aprile 2020, Sollazzo è passato al Gruppo Misto nell’ultimo anno dell’amministrazione comunale meneghina guidata dal sindaco Beppe Sala. È stato eletto nel suo Municipio, il nono. Sarà lui il candidato della lista civica Milano Concreta alle prossime elezioni comunali di Milano.
Simone Sollazzo, chi è: la formazione
Nato a Milano nell’ottobre del 1977, Simone Sollazzo consegue il diploma linguistico presso l’Istituto Artemisia Gentileschi della città meneghina e successivamente, nel 2001, si Laurea in D.A.M.S. presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Bologna. Al termine del suo percorso di studi torna a Milano dove inzia a lavorare nel campo della produzione cinematografica e pubblicitaria salvo poi occuparsi, dal 2002, di commercio estero, logistica e spedizione nel settore privato.
Si specializza così in rapporti commerciali tra l’Italia e i Paesi della Comunità Europea ed extra europei. Sollazzo si occupa nello specifico di Supply Chain, con un focus sulle esportazioni e le spediazioni. Con la nascita del MoVimento 5 Stelle e la sua ascesa in Italia, Simone Sollazzo trova una casa per far crescere e sviluppare le proprie idee per la società e la sua visione del mondo. Nel 2012 entra nel movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e, grazie ad esso, riesce a farsi eleggere nel 2014 come cosigliere del Comune di Milano.
Simone Sollazzo, chi è: la carriera politica
Per stessa ammissione di Sollazzo, il suo impegno in politica si concentra prevalentemente nel “settore culturale, commerciale” e nel “supporto a tutte le problematiche annesse alle politiche sociali fino a quelle tecniche di urbanistica e bilancio”. È con questo slancio che si è seduto nei banchi di Palazzo Marino, sperando in un lavoro fatto di collaborazione, diplomazia, partecipazione e apertura mentale. Una missione riuscitagli solo in parte, visto che lo stesso, proprio nel corso del suo mandato, ha deciso di abbandonare i pentastellati in quanto, a suo dire, il MoVimento 5 Stelle avrebbe “ignorato gli attivisti e tradito il mandato elettorale” snaturando “quelli che erano i principi fondativi” e diventando la “stampella parlamentare delle vecchie forze politiche”.
Un taglio dunque netto e radicale al MoVimento con cui ha iniziato la sua carriera politica, ma nei confronti del quale Sollazzo ha palesemente sostenuto di non riuscire più a sopportare le dinamiche interne. Insieme ad altri due consiglieri pentastellati di Milano passa dunque al Gruppo Misto della Giunta Comunale nell’aprile del 2020. “La riflessione era già in atto da tanto – aveva detto il consigliere comunale in quell’occasione a Fanpage – In questo anno che abbiamo vissuto nel contrasto rispetto ai vertici del movimento si sono create delle sinergie. Non era un mal di pancia di poche persone, era un sentimento difficile da vivere da parte di tantissime persone”. La doppia esperienza di governo del M5s a livello nazionale, prima con la Lega e poi con il Pd, unita all’ascesa della figura di Giuseppe Conte, avrebbe impedito per Sollazzo una crescita del MoVimento nei singoli territori, andandone anche a compromettere i rapporti nelle singole Giunte e impedento loro di lavorare nella maniera migliore.
Superato lo shock dell’uscita dal MoVimento 5 Stelle, Simone Sollazzo non si è comunque dato per vinto e ha fondato una nuova lista civica, Milano Concreta, che si impegna per le elezioni comunali dell’autunno 2021. A guidarla è proprio Sollazzo, che ha ammesso di non voler essere inteso come un leader maximo di nuovo partito, ma semplicemente come una persona che si fa carico delle problematiche della città e prova a dar loro una soluzione.
“Abbiamo optato per il mio nome – ha confessato Sollazzo a Milano Today – in virtù del percorso amministrativo che ho già compiuto da consigliere comunale in questi cinque anni. La scelta è ricaduta su di me perché sono la persona del gruppo con più esperienza”. “So quanto sia difficile– ha aggunto – e quanto tempo ed energie possa richiedere la realizzazione di un progetto fatto di stimoli ritrovati e partecipazione partendo, però, dalle retrovie e senza nessun tipo di aiuto. Ma ciò che conta – ha concluso – è guardare a questo attestato di stima e fiducia con la responsabilità di chi è garante di un progetto serio e che rimane di proprietà collettiva. Il protagonista non sono io, ma sono gli uomini e le donne che credono nella esigenza di una maggiore concretezza per questa città”.
Simone Sollazzo, chi è: la vita privata
Se della vita pubblica di Simone Sollazzo si conosce molto, dalle sue battaglie politiche al suo percorso formativo e lavorativo, lo stesso non si può dire del suo privato. Il consigliere del comune di Milano infatti ci tiene molto alla discrezionalità della parte della propria vita più intima. In merito a tale aspetto è noto che sia spostato ed abbia una figlia.