Oggi parliamo di una roba allucinante che sta intasando i tribunali di mezza Italia. Nel silenzio generale stanno arrivando cartelle esattoriali da centinaia di migliaia di euro, a volte milioni, a una serie di aziende. Non stiamo parlando di big pharma, colossi, e roba così. Stiamo parlando, nella stragrande maggioranza di casi, non solo di multinazionali, ma anche di imprese medio-grandi, che vanno in giro per il pianeta, selezionano i dispositivi medici migliori, e poi li vendono in Italia, all’Italia, agli italiani.
Che cosa sono i dispositivi medici?
Che cosa sono i dispositivi medici? Dalle bende ai macchinari, dalle siringhe ai respiratori. Insomma, tutto quello che non sono pillole e farmaci. Bene, il tema è questo. Lo Stato italiano, nelle sue articolazioni regionali, ha speso più di quanto aveva nelle casse per i suoi cittadini. E’ come una famiglia nella quale entrano 1000 euro al mese. Se acquista roba per 1200 euro ha 200 euro di debiti. Semplice no? E i debiti si pagano. Invece lo Stato decide che avendo sforato, dopo aver già pagato, chiede indietro i soldi. “Scusate”, dice. “Ho comprato più garze di quel che mi sarei potuto permettere, ma non avendo soldi quelle garze che voi avete comprato e che mi avete rivenduto, dovete pagarvele voi”.
E così ecco fioccare fior di pagamenti
E così ecco fioccare fior di pagamenti. Le aziende, anche prevedibilmente, si inca….no non poco. E indovinate un po’? Fanno causa. Così lo Stato rischia di dover ripagare tutti, e intanto ci sono centinaia di cause in giro… Anche perché ad andare per carte bollate sono le imprese medio grandi ma anche le multinazionali, che hanno tutti gli strumenti per ingaggiare fior di avvocati. Perché quando uno ti cerca di fregare, almeno tu ti difendi. Per la serie: follie italiane.
PS. Ah, a proposito! Buon Natale e buone feste a tutti!