Negli ultimi giorni tre casi ci stanno facendo vedere con chiarezza non solo il problema giustizia, ma anche il problema stampa. Primo caso, Silvio Berlusconi. Viene processato per anni e anni e anni per una questione relativa a signorine che andavano a casa sua a far non so che cosa con i suoi soldi. E neanche mi interessa. Non dovrebbe interessare a nessuno, in un mondo in cui devi usare la schwa e mettere gli asterischi sennò non rispetti questo o quello. Il governo dei tempi, di centrosinistra, addirittura si costituì parte civile, come se avesse fatto un danno allo Stato. Ci si sono scritti sopra libri, trasmissioni televisive, intercettazioni e tutto il resto. Indovinate un po’? Tutto finito in niente. Forse c’è da rivedere qualcosa
Secondo caso, la questione Cospito
Secondo caso, la questione Cospito. Un esponente politico di Fratelli d’Italia va in aula e dice che ci sono quattro parlamentari del Pd che sono andati in carcere a trovare un anarchico che vuole l’abolizione del carcere duro, quello che spaventa i mafiosi, e che sta facendo lo sciopero della fame per questo. I quattro non si capisce bene che cosa ci abbiano fatto in carcere. Quel che sappiamo è che questo Cospito aveva relazioni con uno degli attentatori di Falcone, con uno ‘ndranghetista e con un boss dei casalesi. L’esponente di Fratelli d’Italia dice una cosa vera? Sì, perché poi viene confermata. Che cosa succede? Che viene indagato perché avrebbe violato un documento secretato, secondo il centrosinistra. Il ministro della Giustizia in persona interviene e dice che no, quel documento non era secretato affatto. I pm che cosa fanno? Indagano. Aprono un’inchiesta non sui quattro che sono andati a trovare uno che se la fa con i mafiosi, ma con chi l’ha reso noto. Benissimo.
Terzo caso, i calci di Blanco ai fiori sul palco dell’Ariston
Terzo caso, i calci di Blanco ai fiori sul palco dell’Ariston. Qui siamo nel paradosso. In un mondo normale lo si bandisce dalla competizione a vita, gli si tirano due scappellotti dietro le orecchie e addio Blanco. Poca spesa, tanta resa. Invece quei fenomeni del Codacons fanno un esposto, così si apre un’inchiesta e i pm indovinate un po’, indagano. E spendono soldi per farlo. Soldi nostri. Acquisiranno filmati faranno perizie per vedere quello che tutti sanno: un imbecille ha preso a calci delle fioriere. C’è altro da dire sul fronte giustizia? Direi proprio di no.