E’ quasi fuori dalla Camera, perché ha presentato le dimissioni da deputato di Forza Italia: “Saranno votate il prossimo tredici luglio”. Ma Elio Vito, a true-news.it, a proposito del rinvio della discussione sui disegni di legge sullo Ius Scholae e quello sulla parziale legalizzazione della coltivazione della cannabis dice: “Non mi è piaciuto questo rinvio. Se si portano in Aula leggi come queste che riguardano i diritti, le persone, bisogna andare fino in fondo. Votando se necessario anche il fine settimana, rinunciando se occorre a qualche decreto del governo. Per sconfiggere i ricatti della Lega e l’ostruzionismo della destra”. Poi il monito al suo ex partito: “Vedremo cosa farà Forza Italia, che almeno su questi temi non dovrebbe andare a traino di Lega e Fratelli d’Italia”.
Sì a Ius scholae e cannabis
Vito conferma: “Io stesso, da deputato, ho sottoscritto entrambe le proposte. Credo siano necessarie”. Poi l’ex deputato, che ha lasciato Forza Italia in polemica con l’apparentamento degli azzurri con un ex esponente di Casapound alle comunali di Lucca, entra nel merito.
Parte dallo Ius Scholae, provvedimento che lega il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri con il compimento di un percorso scolastico. “La legge sulla cittadinanza è vecchia di trent’anni, completamente superata. Lo Ius Scholae è una giusta soluzione, la scuola è il luogo ideale per promuovere l’integrazione ed è giusto concedere la cittadinanza a chi è nato qui id è arrivato da piccolo ed ha frequentato regolarmente per almeno cinque anni le nostre scuole”, spiega a True-News.it.
Quindi passa alla depenalizzazione della coltivazione della cannabis, disegno di legge fortemente osteggiato da Forza Italia: “Non perseguire più penalmente una limitata coltivazione domestica della cannabis è la logica conseguenza dell’averne riconosciuto anche legislativamente le proprietà terapeutiche”.
Meglio il vecchio centrodestra
L’ex parlamentare, recentemente dimessosi da Montecitorio, analizza i cambiamenti all’interno della coalizione di centrodestra. Dalla coalizione berlusconiana della Seconda Repubblica allo schieramento di oggi, a trazione sovranista. Vito demolisce prima la Lega salviniana: “Una volta c’era la Lega di Bossi che era per il federalismo americano e gli Stati Uniti sono stati la patria della libertà e dei diritti. Ora c’è la Lega di Salvini dei viaggi a Mosca, nella Russia di Putin e Kirill”.
Successivamente paragona Gianfranco Fini a Giorgia Meloni: “Una volta c’era An di Fini che anche su questi temi aveva iniziato un percorso di evoluzione. Ora Meloni va ad urlare in Spagna ospite dell’estrema destra di Vox”. Passi indietro per il centrodestra, secondo Vito, parlamentare berlusconiano storico che negli anni si è via via allontanato dalle posizioni del suo partito.
La stoccata al suo ex partito
Infine la critica a Forza Italia: “Ed anche Fi, il mio ex partito, una volta era liberale ora si allea con gli ex Casapound”. Vito però non demorde, registra l’apertura degli azzurri sullo Ius Scholae, e lancia un invito al suo ex leader politico: “Io dico a Forza Italia e a Berlusconi di approvare entrambi i disegni di legge!”. Il deputato confida nell’azione dell’opposizione di centrosinistra per portare avanti i due ddl: “Sono certo che l’opposizione non si attenuerà, credo siano due proposte necessarie”.