Premessa di merito: non solo sono completamente d’accordo con il fatto che si debba mettere il cognome della madre ai figli, ma mi chiedo perché non sia obbligatorio per legge salvo diversa indicazione dei genitori con ultima parola data alla madre. Obbligatorio. I figli li portano in grembo per nove mesi le donne, non gli uomini. Semplice opinione personale, e chiudo qui la parte di merito.
Il passo in avanti della Consulta
Però c’è qualcosa di molto più importante del merito e delle mie opinioni, che è il metodo. Chi ha deciso per la libertà di scelta dei genitori non è stato il Parlamento, ma la Corte Costituzionale. Guardate che fantastico Paese che siamo. Una coppia della Basilicata avrebbe voluto mettere il cognome della madre al figlio peraltro per una motivazione assolutamente corretta: la donna aveva già figli da una precedente relazione e avrebbe voluto averli tutti con lo stesso cognome. Il compagno di lei era d’accordo. Ovviamente i burocrati comunali si oppongono: il massimo che si può fare è il doppio cognome. Così loro fanno causa, poi ricorso, poi ricorso e via fino alla Consulta. Che decide qualcosa che letteralmente cambierà la storia d’Italia. Letteralmente. Perché le famiglie non appariranno più quello che sono oggi. La Consulta ha fatto fare un passo che per me è avanti, per altri indietro ma che non può essere bollato come irrilevante. La conseguenza si vedrà nei prossimi anni, e sarà – ripeto – enorme nella fotografia delle famiglie di questo Paese.
Abbaiano su Facebook e poi si addormentano in aula
C’è però un però. Oggi la destra mastica amaro, e fin qui niente da dire: sono conservatori e i conservatori per definizione vogliono “conservare”, quindi far rimanere lo status quo. Si può essere d’accordo o no, ma lo si sa a priori. Ma in Parlamento la gran parte si definisce progressista. Progressista. Gente che ci sfracassa le cosìddette ogni settimana con schwa, asterischi, robe astruse, diritti per chiunque. Gente che si professa femminista. Bene, possibile mai che debba arrivare la Consulta, ovvero i giudici, a stabilire una cosa del genere? E’ possibile mai che in questo Paese solo la Corte Costituzionale può prendere posizione coraggiosamente su alcuni temi. La verità è che i conservatori fanno i conservatori, nel nostro Paese. Ma il problema sono i progressisti che abbiamo. Abbaiano su Facebook e poi si addormentano in aula. Svegliatevi, sarà meglio. O il vostro cognome diventerà “chiacchieroni”.