Potenzialmente è una bomba, questa inchiesta sul Qatar-gate, ovvero il caso Panzeri, ovvero il caso di gente che si prendeva i soldi per sostenere le ragioni di un regime dispotico e autoritario facendo lobby illegittima e immorale. E sapete perché è una bomba? Perché i Paesi nordici instaureranno probabilmente una politica del rigore più assoluto rispetto agli assistenti, alle segretarie, alle spese di rappresentanza eccetera, fino ad adesso assai assai laschi. Con l’effetto che i paesi “latini”, come li chiamano loro, hanno proseguito con l’andazzo che tutti tollerano e quasi giustificano nei loro Paesi.
E qual è questo andazzo?
E qual è questo andazzo? Che tra gli assistenti si prendono portatori di voti, ex politici trombati, riciclati, gente che non lavora ma che si occupa del consenso. I consulenti? Sono i genitori, la mamma, la zia, la cugina. I casi sono continui: fidanzate che lavorano per il compagno, tutti pagati allegramente dallo Stato, o in molti casi, anche dall’Europa. Il tutto sotto la “discrezionalità” di alcune nomine. Invece di selezionare il competente, si seleziona il parente. Tanto paga pantalone. E così si scopre che nell’impresa di famiglia – chiamiamola impresa – di Antonio Panzeri, c’erano la moglie e la figlia avvocatessa con studio a Locate di Triulzi.
Non è l’unico caso: andate a vedere i famosi “articoli 90” nei Comuni
Non è l’unico caso. Volete andare a vedere i Comuni, anche quelli grandi, anche quelli del Nord che si finge di essere più onesto del sud, come sono infarciti di parenti in quei famosi “articoli 90”, ovvero quelle assunzioni a termine, che finiscono con il mandato del sindaco e che sono assolutamente discrezionali. Ecco, la novità del Qatar gate è che questa cosa adesso è evidente anche in Europa. E’ evidentissima. E non passerà liscia. Azzardiamo una previsione: nei prossimi mesi verranno messe al setaccio tutte le spese, le collaborazioni, tutto, a partire dal gruppo S&D ma poi anche per gli altri gruppi. Ne vedremo delle belle.