A me di Luigi Di Maio e di Giuseppe Conte e di quel che resta del Movimento 5 Stelle frega poco o nulla. E’ come la lavastoviglie che si guasta: ci stai male finché il giorno dopo il tecnico non viene ad aggiustartela. E’ come quando fori in bici e devi tornare a piedi. Te lo scordi dopo 12 ore. Ecco, per l’Italia è la stessa roba. Finché stai tornando a piedi, o lavando i piatti a mano, ti rompi. Ma poi non ne serbi ricordo. Il problema è quando stai tornando a piedi con la bici e vedi un autotreno che ti sta per centrare in pieno, e non ti sposti perché frigni sulla bicicletta rotta.
Guardiamo le cose con razionalità
In inverno si andrà al razionamento. La cosa pare abbastanza certa, almeno stando ai dati. La guerra in Ucraina sarà lunga, e quindi le materie prime – non solo il gas, ma anche il legno – rimarranno a un prezzo stellare per un periodo lungo. Le aziende già scaricano, ma lo faranno ancora di più, sui cittadini che dovranno comprare prodotti a un prezzo allucinante. Benzina più vicina ai due euro e mezzo che ai due. Tassi in rialzo uguale mutui in rialzo uguale scoppio della bolla immobiliare: avete investito a caro prezzo nel mattone? Cavoli vostri, cioè nostri, di tutto il sistema Italia. Tassi in rialzo uguale borse in calo uguale scoppio della bolla del digitale: avete investito in startup e bitcoin? Cavoli vostri, cioè nostri, di tutto il sistema Italia. Tassi in rialzo uguale il nostro debito in rialzo uguale nuove politiche di austerità in arrivo, dopo che ci avete fracassato per due anni con il PNRR, che peraltro non si riesce neanche a mettere a terra.
Grandi opere? E chi le ha viste?
Grandi eventi? Pare che le Olimpiadi invernali abbiano raccolto la metà delle sponsorship che avrebbero dovuto. Non una bella cosa. Grandi opere? E chi le ha viste. Manutenzioni? Pronti alle code sulle autostrade perché ancora per andare in Liguria dalla Lombardia e dal Piemonte bisogna sorbirsi decine di chilometri a una sola corsia? Ma noi occupiamoci pure di Di Maio, mi raccomando. E di Conte. Della ruota della bici rotta, mentre l’autoarticolato sta per centrarci in piena faccia a tutta velocità.