In ogni film di Hollywood di azione che si rispetti c’è più o meno sempre la stessa storia. Un uomo retto viene insultato, minacciato o comunque offeso, come individuo o come famiglia. L’uomo retto invece di rivolgersi alle autorità si fa giustizia da sè. Se è al college fa a cazzotti per difendere l’onore della fidanzata, se è adulto e il torto è grave, uccide senza rimorsi. Fine del film. Quando entri nella sala, sai già come va a finire. Non è uno stilema di oggi, ma risale alla notte dei tempi. Già con i western era così, poi sono cambiate le ambientazioni ma la storia è rimasta la stessa. E’ rassicurante, e offre a tutti la storia che vogliono: fa immedesimare gli uomini nella parte degli eroi, le donne nella parte delle principesse che vengono difese dai cavalieri, tutti quanti nel concetto di giustizia che arriva rapida, implacabile, non disturbante. Giustifica addirittura l’omicidio, il che la dice tutta.
Il dubbio di una scenetta…
Ieri sera Chris Rock, comico, ha fatto una battuta sgradevole sulla moglie malata di Will Smith, alla notte degli Oscar. Will Smith si è alzato, è salito sul palco, e ha tirato una centra in faccia a Chris Rock. Devo dire, neppure fortissimo considerato che Chris Rock è rimasto in piedi e quasi non ha barcollato. Peraltro, non ha neppure alzato il braccio per difendersi, che è una cosa istintiva. Mi viene il dubbio che sia stata una scenetta, quindi. Esattamente lo script di cui sopra, ma stavolta nella vita reale – per quanto possa essere reale la notte degli Oscar. Tutto quello che succede dopo poteva essere ampiamente previsto: polemiche, ipotesi di una causa che non ci sarà mai, discussione mondiale, Google che impazzisce per le ricerche su Will Smith e Chris Rock e la malattia che ha la moglie di Will e tutto il resto.
Il commento delle femministe nostrane
Fin qui pare la tipica cosa che dimenticheremo presto. Quello che non era prevedibile era il commento delle femministe nostrane. Ecco, quello non l’avevo proprio messo in conto. La tesi è questa: Will Smith cavernicolo perché prende la clava e la tira in testa all’altro cavernicolo che gli ha offeso la moglie. Dunque, patriarcato! Dunque, maschilismo! Dunque, vade retro Satana! Considerato che il 90 per cento dei film su Netflix, in tv, nelle sale, ha lo schema che ho spiegato sopra, l’unica cosa che mi viene da chiedere alle femministe nostrane è sul perché si siano svegliate solo adesso. Forse erano impegnate a guardare film thailandesi sottotitolati in cecoslovacco. O forse, semplicemente, usano anche loro quella che pare una scenetta che fa più o meno comodo a tutti.