Le reti patologiche sono fondamentali nel rapporto tra territorio e ospedale. Come Dipartimento di Medicina sono appena state definite delle “Commissioni” di rete in ambito epato-gastro-enterologico. Esse sono 11 (sia cliniche che organizzativo), ognuna ha un coordinatore che ha predisposto una sorta di «scaletta delle priorità» e ogni commissione «sta lavorando per dare i primi output di lavoro», ha spiegato Stefano Fagiuoli, Direttore dipartimento di Medicina ASST Papa Giovanni XXIII, durante la tappa di Bergamo del roadshow “Salute, un bene del territorio– I presidi territoriali e il futuro della sanità, promosso da Federfarma Lombardia, con il supporto organizzativo di Inrete, per raccontare la recente riforma sanitaria lombarda.
Fagiuoli: “Medico di assistenza primaria è davvero il cardine fondamentale di tutti i processi”
Spiega Fagiuoli a true-news.it: “C’è un lavoro intenso per ogni settore. Molte reti dovranno dialogare fra di loro. I principi sono chiari e bisogna imparare dalla lezione che ci ha regalato questo ultimo biennio di scollamento intollerabile per la popolazione tra il territorio e le strutture ospedaliere. E quindi le reti non devono far altro che rendere normale e quotidiano quello che avrebbe dovuto esserlo da sempre, ma che, per motivi storici e forse anche di cattive abitudini, non è stato costruito. Per cui è come aver vissuto su binari paralleli che, a un certo punto, nessuno dei due sapeva dove andava e che era certo che non si incrociassero mai. Ecco, questo va cambiato e le reti sono fondamentali. Per questo deve diventare chiaro alla popolazione e alle istituzioni che il medico di assistenza primaria è davvero il cardine fondamentale di tutti i processi“.